La diagnosi è una relazione medica di un'individuo qualificato, ad esempio un medico o una equivalente figura professionale, che contiene informazioni più o meno dettagliate riguardanti lo stato di salute, e la possibile presenza di una patologia di un individuo. La diagnosi è soltanto l'ultima tappa di un iter, a volte complesso, che inizia o per l'insorgenza di un disturbo, ad esempio di un dolore o di uno stato cagionevole di salute, o in seguito a delle analisi definite di "routine". In altre parole, attraverso la diagnosi il professionista certifica uno stato patologico di un individuo, la sua gravità, e la sua collocazione temporale.
Le tappe di una diagnosi
Affinché una diagnosi possa essere posta è necessario seguire dei percorsi che possono variare sia in base alla presunta patologia, sia alla condizione di salute del paziente sia alla metodologia propria adottata dal medico. Più riscontri possono essere incrociati tra loro per raffinare la diagnosi. Un esempio di diagnosti, riguarda la classificazione del diabete che rappresenta una patologia multifattoriale: il clinico, prima di formulare la diagnosi, studia l'anamnesi del paziente assieme alle analisi del sangue ripetute nel tempo (glicemia, insulinemia per diagnosticare l'eventuale diabete, lo stato (diabete conclamato, pre-diabete) e il tipo (diabete di tipo I, diabete di tipo II, etc.) che verranno approfonditi con ulteriori controlli.
L'importanza della diagnosi
La moderna medicina basa il proprio operato sulla diagnosi che serve per intervenire farmacologicamente o chirurgicamente per riportare quanto più possibile allo stato di salute il paziente. Una corretta diagnosi è, di conseguenza, il fulcro dell'attività medica poiché indirizza con precisione verso l'approccio terapeutico, evitando rischi inutili, complicazioni e cure insufficienti o, comunque, non adatte al paziente.
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