Il morbillo è una malattia esantematica molto contagiosa, che si trasmetta da uomo ad uomo attraverso le secrezioni respiratorie. La saliva è dunque il metodo di trasmissione che è definito diretto poiché, se non in rarissimi casi, avviene direttamente da persona a persona.
Il virus responsabile del morbillo è molto aggressivo e la sua circolazione, con la relativa possibilità di infezione, può portare a gravi complicanze invalidanti e, con una incidenza da non sottovalutare, anche al decesso. In questo articolo, elaborato come una lista di "fact checking" o "verifica dei fatti" sono riportate e controverificate le principali affermazioni riguardanti le infezioni da morbillo.
Il morbillo è una malattia esantematica "leggera"
Falso. Il morbillo è una malattia infettiva che genera complicanze molto importanti. Le più comuni sono diarrea, otite, polmonite e insufficienza respiratoria. Anche se in piccola percentuale, il morbillo può portare a encefalite (infiammazione dell'encefalo) e convulsioni. Inoltre, con una incidenza di circa un caso su un milione, il morbillo rimane latente per anni per manifestarsi - successivamente - nella panencefalite subacuta sclerosante, una condizione di progressiva perdita della massa cerebrale che porta alla paralisi totale e alla morte in pochi anni. Il rischio è minimo ma, allo stesso tempo, oggettivamente presente.
In Italia è possibile valutare la gravità delle complicazioni osservando, nella seconda settimana di agosto i casi totali, relativi all'anno 2017 di morbillo. La continua collezione, e l'analisi ha dimostrato che su 4193 casi di morbillo, 3 soggetti sono morti. Inoltre, il 34% di essi ha avuto almeno una complicanza che ha determinato un carico per il servizio sanitario nazionale.
http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/bollettino/Measles_WeeklyReport_N21.pdf
Il morbillo "naturale", l'infezione da contagio con altri infetti, non comporta rischi
Falso. Per gli stessi motivi espressi sopra. Sebbene esistano convinzioni radicate, secondo le quali il contagio diretto sia qualcosa di naturale, i bambini esposti al morbillo hanno un'elevata possibilità di passare attraverso le complicanze prima riportate.
Il contagio diretto è un evento "naturale" quindi l'infezione da morbillo presa da altri bambini è da considerarsi sicura
Falso. Questo è un errore di valutazione gravissimo e illogico. In natura esistono centinaia di migliaia di eventi letali, o fortemente invalidanti, e l'infezione da virus fa parte di questa raccolta. L'infezione da morbillo non ha un fine "salutistico", non è un determinante positivo di salute poiché rappresenta la strategia evolutiva del virus che, attraverso l'infezione, garantisce la propria sopravvivenza biologica. Ritenere "naturale" l'infezione serve, paradossalmente, a dare un vantaggio enorme al virus, a discapito della salute umana.
Il vaccino contro il morbillo causa l'autismo
Falso. Non esistono studi scientifici che correlano il vaccino e - in generale - tutti i vaccini con i disturbi dello spettro autistico. La correlazione vaccino-autismo è il frutto di una ricerca rivelatasi falsa e immediatamente ritirata dalla Letteratura. Sono stati effettuati numerosi studi che dimostrano in modo certo che non esiste alcuna correlazione tra gli eventi appena citati.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2954080/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24814559
Il vaccino contro il morbillo causa le encefaliti
Falso. Ad oggi la possibile correlazione tra vaccino e comparsa di encefaliti è stata, da molto tempo, valutata da diversi comitati Scientifici che non hanno riscontrato significativi aumenti di incidenza. Nel foglietto illustrativo (comunemente definito bugiardino), la possibile associazione rimane tra le complicazioni molto rare poiché è "biologicamente plausibile" che si verifichi una encefalite ma, ad oggi, non ci sono casi accertati e riconosciuti.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16940831
Nonostante la vaccinazione è possibile ammalarsi di morbillo
Vero. Sebbene in pochissime occasioni, il vaccino può fallire l'operazione di stimolazione del sistema immunitario che, successivamente alla vaccinazione, si può trovare non del tutto preparato a un contagio "wild type". La ragione di questo fallimento è da ricercare in numerosi eventi che iniziano fin dalla sintesi del vaccino (lotti di produzione poco efficaci) e proseguono al trasporto (temperatura non idonea) alla somministrazione (errore nell'operatore in fase di iniezione) o alla reattività dell'organismo stesso.
Chi ha contratto il morbillo non può più ammalarsi
Vero. Il sistema immunitario è capace di riconoscere il virus del vaccino, conservandone la memoria dell'antigene del virus che lo provoca. In altre parole, dopo la prima infezione è impossibile ammalarsi di nuovo di morbillo per il resto della vita.
La comunità Amish rifiuta il vaccino per questa ragione ha pochissimi casi di autismo
Falso. La comunità Amish è il perfetto esempio per spiegare, analizzando i dati, la mancata correlazione tra vaccino-autismo e l'immunità di gregge. È pretestuoso affermare che la comunità Amish rifiuti in toto i vaccini, poiché non tutti i membri della comunità aderiscono ad un particolare stile di vita che evita molti aspetti della moderna vita; tra questi aspetti vi è la vaccinazione.
Gli Amish, in altre parole, possiedono una bassa percentuale di vaccinati e la bassa percentuale di vaccinazione ha permesso, nel 2014, al virus di operare una epidemia infettiva nella comunità. Su questo aspetto, è stato aperta un'analisi che ha permesso di stabilire che almeno due rappresentanti della comunità hanno contratto il morbillo nelle Filippine, evitando dunque la protezione derivante dall'immunità di gregge (sia offerta dagli Amish, sia dalle persone a loro spazialmente vicine). Dei 340 casi di morbillo accertati 303 soggetti (89%) non erano vaccinati.
Inoltre, la bassa incidenza di disturbi dello spettro dell'autismo di qualsiasi livello (lieve, moderato, grave), rilevata nella popolazione Amish (circa 1 caso su 5000) versus la popolazione Statunitense (circa 1 caso su 64), suggerisce che in una comunità molto chiusa la possibilità di trasmissione dei caratteri genetici (che da anni sono valutati come la linea principale da indagare come determinanti dei disturbi) possa frenare l'aumento di incidenza dei disturbi stessi.
http://www.waisman.wisc.edu/news2014-autism-rates.htm
http://pediatrics.aappublications.org/
http://www.nejm.org/doi/pdf/10.1056/NEJMoa1602295
La mongolia fu dichiarata libera dal morbillo nel 2014 ma tra il 2015 e il 2016 ci sono 50.000 casi di morbillo
Vero. L'OMS dichiarò la mongolia libera dal morbillo poiché, a seguito di un massivo programma vaccinale, raggiunse la copertura di circa il 96% di bambini con meno di cinque anni di vita, prima del 2014. In effetti, i casi di morbillo erano praticamente assenti. Tuttavia, nel 2015 si è assistito a un anomalo picco di ripresa. La causa, secondo alcune opinioni deriva direttamente dal fatto che non esiste l'immunità di gregge e, dunque, è superfluo vaccinare. In realtà, i fatti dimostrano in contrario. L'analisi della casistica ha messo in luce che il morbillo ha colpito due fasce di età:
- I neonati che non hanno ricevuto il ciclo di vaccinazione completo (prima dose e seconda dose).
- Gli individui nella fascia di età tra i 18 e i 30 anni che, a causa di eventi interni al Paese, non hanno avuto accesso al programma Sanitario. Le madri, in questa fascia d'età, a loro volta non sono state in grado di proteggere attraverso l'allattamento i bambini,
http://www.wpro.who.int/mongolia/mediacentre/releases/20160505-measles-outbreak-faqs/en/
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