L'influenza è uno stato patologico, normalmente transitorio, nel quale un virus colonizza le vie aeree superiori e pone in essere una infezione che, nei primi giorni, è del tutto asintomatica e successivamente sfocia con sintomi tipici quali la spossatezza, la cefalea, la nausea e il vomito e la febbre alta. Il sistema immunitario è capace di contrastare l'infezione virale in pochi giorni, durante i quali i sintomi si manifestano in modo crescente.
Le influenze stagionali hanno una elevatissima velocità di diffusione e una altrettanto elevevata percentuale di contagiosità, per questo motivo rappresentano degli eventi ciclici, ben studiati e tenuti sotto controllo. Nonostante l'influenza sia una patologia molto comune, in alcuni casi i sintomi sono tali da rendere necessario un piano nutrizionale specifico.
Sistema immunitario, alimentazione e influenza
Un concetto molto comune, ma privo di qualsiasi riscontro scientifico, riguarda il cosiddetto "potenziamento del sistema immunitario" durante l'influenza. Qualsiasi operazione in tal senso risulta essere inutile, se non controproducente a lungo termine, perché qualsiasi evento di promozione del sistema immunitario non può modificare il metabolismo in pochi giorni. In altre parole, la somministrazione di qualsiasi alimento che aspiri al potenziamento del sistema immunitario non ha un effettivo riscontro nel trattamento della febbre e, di conseguenza, nella cura.
Reidratazione
Durante gli episodi febbrili sono frequenti gli stati di disidratazione dell'organismo che possono avvenire per diverse cause. La sudorazione può contribuire in misura minore alla perdita di acqua poiché altri eventi sono i maggiori responsabili della disidratazione: il vomito e la diarrea. In base a numerosi fattori, tra i quali spicca la capacità dell'organismo di affrontare l'infezione, gli episodi di diarrea e di vomito sono molto frequenti e possono portare all'allontanamento di importante acqua.
L'apporto di frutta è fondamentale durante l'influenza e la relativa convalescenza.
Per questo motivo è opportuno pensare alla corretta idratazione dell'organismo, sia attraverso l'assunzione di almeno due litri di acqua al giorno, sia consumando molta frutta e verdura. La frutta, ove possibile, può essere servita cotta.
Pasti leggeri e frequenti
La digestione di cibi troppo complessi è impegnativa per un organismo sano e, per questa ragione, diventa un problema nel soggetto influenzato. Per questo motivo è opportuno effettuare pasti molto semplici e frequenti. Un sintomo molto comune degli stati febbrili è la nausea che rende difficile la corretta alimentazione. Questa circostanza può essere agevolmente superata attraverso il consumo di piccole porzioni di carboidrati semplici, ad esempio pasta integrale. Risulta molto importante la cottura della carne e del pesce; per garantire una facile digestione la carne dovrebbe essere bollita e di agevole masticazione.
Dolci durante l'influenza
Non esiste un vero e proprio divieto, ma sarebbe opportuno limitare i dolci che possono contenere grassi di difficile digestione.
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