Salute e benessere: Ebastina
L'ebastina è una molecola ad azione antistaminica classificata come antagonista selettivo dei recettori H1. La molecola è assorbita nel tratto gastro-intestinale da dove viene trasporta al fegato. All'interno dell'epatocita è trasformata nel metabolita attivo carebastina. È attivamente utilizzata per via della sua buona capacità di modulare molti effetti legati a complicanze di allergie comuni.
La molecola ha un modesto, se non nullo, impatto sulla capacità di concentrazione e non determina sonnolenza o astenia. Queste osservazioni sono molto importanti giacché le precedenti generazioni di antistaminici, nella maggior parte dei casi, portavano una marcata riduzione della capacità di concentrazione inficiando perfino la capacità di guidare o di adoperare macchinari.

Che cos'è l'ebastina
L'ebastina è una molecola organica, utilizzata come antistaminico all'interno di compresse oppure di soluzioni. È un farmaco molto sicuro ed è comunemente commercializzato.
Come assumere l'ebastina?
Normalmente, l'ebastina va assunta a stomaco vuoto oppure durante il pasto. La compressa è molto piccola e, per questo motivo, non è difficoltoso deglutirla.
A cosa serve l'ebastina?
L'ebastina ha una forte azione antistaminica e server per mitigare gli effetti di reazioni allergiche. Le allergie che colpiscono le mucose nasali (riniti) ed altri eventi allergici sono trattati con successo, e con pochissimi rischi, dal principio attivo.
Quali farmaci contengono l'ebastina?
I farmaci che contengono ebastina attualmente commercializzati sono il kestine® ed il clever®. Sono farmaci prescrivibili su ricetta bianca e possono essere acquistati soltanto in farmacia.
Trattamento
Il trattamento di elezione a base di ebastina è quello riguardante la rinite allergica, della rinocongiuntivite e dell'orticaria. La molecola può alleviare i sintomi delle riniti e, specialmente durante la primavera/estate, migliorare la respirazione.
Metabolismo
La via di somministrazione dell'ebastina è esclusivamente orale. Il principio attivo raggiunge il sistema gastrointestinale da dove è veicolato al fegato. All'interno dell'epatocita avviene una ossidazione da parte del citocromo P450 per la formazione della carebastina.

L'emivita dell'ebastina si attesta in circa 13 ore e la concentrazione plasmatica massima in 3 ore. L'escrezione è, per la maggior parte, urinaria.
Dose e tempo di somministrazione
La dose raccomandata di ebastina è di 10mg/giorno, tuttavia può essere raddoppiata in casi particolarmente importanti. Va presa una volta al giorno, preferibilmente lontano dai pasti. Non sembra alterare la mucosa gastrica e, per questo motivo, non va associata agli inibitori della pompa protonica (antiacidi quali l'omeprazolo).
Effetti collaterali
I principali effetti collaterali che derivano dall'uso, anche sporadico, di ebastina sono i seguenti:
- Cefalea.
- Sonnolenza o astenia.
- Perdita d'appetito.
Il principio attivo, in qualsiasi formulazione/marca, non deve essere assunto qualora si sospettino allergie oppure intolleranze alla molecola.
Interazioni e controindicazioni
L'ebastina non va assunta in concomitanza di antifunginei (eiconazolo, ketoconazolo) e - in genere - con altri farmaci che utilizzano il citocromo P450.