La fertilità maschile, secondo la definizione, rappresenta la capacità di produrre - attraverso la spermatogenesi - spermatozoi vitali. Per la stessa ragione, l'infertilità maschile è una condizione temporanea o permanente, nella quale la capacità di procreare è compromessa oppure inibita.
L'infertilità, sia nell'uomo sia nella donna, è un fenomeno molto complesso che affonda le proprie radici in fattori ambientali, genetici, psicologici e anche nello stile di vita. Ciascuno di questi elementi può alterare, temporaneamente oppure irreversibilmente, la capacità dell'apparato riproduttore maschile di produrre spermatozoi efficaci. In medico di riferimento, in qualsiasi caso di infertilità nell'uomo è l'andrologo.
Sintomi
L'infertilità maschile non ha sintomi specifici e si palesa soltanto nell'incapacità di procreazione. Ad eccezione di patologie ben più gravi, quali ad esempio il tumore del testicolo oppure il tumore alla prostata non ci sono particolari campanelli d'allarme che possano indicare una pregressa oppure attuale condizione d'infertilità.
Cause dell'infertilità maschile
Le cause dell'infertilità maschile sono diverse. Normalmente, l'infertilità è "percepita" dalla coppia a seguito del mancato concepimento. Quando una coppia cerca un figlio è potenzialmente probabile che uno dei due partner soffra di infertilità se i tentativi di concepire si protraggono per diversi mesi. È importante la valutazione dell'andrologo, o dell'equivalente professionista, che potrà stabilire il motivo, oppure i motivi, per i quali
Feedback
Il tuo aiuto è importante. Ti chiediamo un minuto per rispondere a questo breve sondaggio
Come valuteresti questo articolo?
Vuoi suggerirci qualcosa?