Salute e benessere: Lesione etoroplastica

Scritto da Fabrizio Crisafulli.
Pubblicato il 19-03-2019 Revisionato il 10-08-2020
Fabrizio Crisafulli

Laureato in biologia, curo da oltre quindici anni siti di informazione scientifica.

La lesione eteroplastica rappresenta una formazione tumorale di un tessuto o, in genere, di un organo. Il termine lesione eteroplastica è, in altre parole, sinonimo di tumore. Le lesioni eteroplastiche possono colpire qualsiasi tessuto/organo, ad esempio il polmone, il rene o la milza. La classificazione maligna/benigna di una formazione eteroplastica avviene quasi sempre a seguito di valutazione citologica. In altre parole, è molto difficile stabilire con la sola analisi se la formazione è benigna o maligna.

Lesione eteroplastica, cos'è? Una lesione eteroplastica rappresenta un tipo di neoformazione di un gruppo di cellule all'interno di un tessuto o, genericamente, di un organo.

Cosa vuol dire eteroplastica? Il significato di eteroplastica è racchiuso all'interno della parola stessa. Vuol dire diversa (etero-) formazione (-plastica) ed è indicativo della presenza di cellule di diversa morfologia o di diverso metabolismo all'interno di un tessuto.

Le lesioni eteroplastiche sono pericolose? Dipende. In base al tipo di lesione (benigna o maligna), alla posizione e alla velocità di accrescimento possono rappresentare un pericolo per la salute. Sarà lo specialista a definire e classificare la massa e, di conseguenza, operare una diagnosi.

Come si curano? Le lesioni eteroplastiche si curano attraverso la rimozione chirurgica, specialmente nel caso delle lesioni benigne, oppure attraverso la radio- o la chemio-terapia. In alcuni casi, le lesioni benigne possono essere lasciate nel sito di formazione qualora le stesse non fossero dolenti.

In genere, la scoperta di una lesione eteroplastica avviene a seguito della valutazione di una ecografia o di un altro tipo di diagnostica per immagini.

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Rappresentazione generica di una lesione eteroplastica.

Tipi di lesione

In base alle caratteristiche tipiche delle cellule che formano la lesione si classificano due insiemi di lesioni: benigne o maligne. La classificazione determina anche il tipo di tumore associato alla neoformazione che, a sua volta, può essere benigno o maligno.

Un altro tipo di classificazione si basa sull'organo nel quale la lesione appare e sul tessuto coinvolto. Ad esempio, alcune lesioni possono interessare il parenchima di un organo mentre altre sono individuate nell'epitelio.

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