Salute e benessere: Glioblastoma
Il glioblastoma o GBH è un tumore dell'encefalo estremamente comune ed aggressivo. Da un punto di vista oncologico, i glioblastomi sono classificati come tumori maligni astrocitari appartenenti al IV stadio(1). Degli astrocitomi, in particolare, i glioblastomi rappresentano il 50% del totale delle patologie oncologiche encefaliche.
La comparsa della patologia maligna può essere primaria o secondaria. Il glioblastoma primario origina dalla proliferazione diretta da una cellula nervosa che si trasforma da sana a maligna. Il secondario, invece, ha origine da un tumore astrocitario benigno o astrocitoma.
Sintomi
I sintomi del glioblastoma possono essere latenti oppure confusi con altri stati di malessere molto comuni. Ad esempio, sintomatologie facilmente interscambiabili sono la cefalea, la nausea e la perdita di concentrazione. Per questo motivo, alcuni glioblastomi non sono immediatamente diagnosticati, limitando di fatto la possibilità di intervento.

In fase avanzata, anche a seguito di radioterapia o chemioterapia il tumore, aggresisce il sistema nervoso centrale. Per questo motivo risulta essere estremamente invalidante. Alcuni sintomi comuni del glioblastoma in fase avanzata sono la paralisi parziale o totale, gli attacchi epilettici ed il disturbi della personalità.
Nella sua fase terminale, il glioblastoma - se non associato ad altri focolai di metastasi - può portare estrema letargia e coma irreversibile.
Diagnosi
La diagnosi del glioblastoma è, nella maggior parte dei casi, fortuita in quanto al paziente viene riscontrato il tumore a seguito di un accertamento per un altra patologia ipotizzata. Mediante la risonanza magnetica o la TAC è possibile osservare la massa tumorale che, in genere, è a forma di noce ed occupa un emisfero o, più raramente, entrambi gli emisferi.
Cure
Il glioblastoma è, attualmente, incurabile. La difficoltà di trattamento è insita alla capacità di penetrazione delle cellule cancerose all'interno del tessuto nervoso sano. La resezione chirurgica non è in grado di eliminare totalmente la massa neoplastica e, le infiltrazioni, possono permanere all'interno della sostanza cerebrale. Inoltre, a differenza di altri tumori, il GBH è capace di creare una fittissima rete di capillari che possono nutrire ed alimentare la proliferazione cancerosa.

Tuttavia cicli di radioterapia o chemioterapia, unita a trattamenti palliativi possono aumentare la speranza di vita del paziente. La rimozione chirurgica è, ove possibile, di prima scelta. Tuttavia tutti i glioblastomi si riformano a distanza di pochi mesi o di qualche anno.
Speranza di vita
La speranza di vita del glioblastoma, se rimosso chirurgicamente e trattato mediante chemio-radioterapia, si attesta intorno ai due anni, anche se questo dato varia in base alla data di scoperta del tumore, che come è stato sopra riportato spesso risulta essere fortuita. Sopravvivenze superiori ai tre anni sono da considerarsi rare.