Dal 1° Gennaio 2018, entra in vigore il regolamento definito "Novel food" che, in sintesi, autorizza la commercializzazione nel mercato Europeo di insetti venduti interi, in parte, oppure dei prodotti da essi derivati. Tra pochi mesi, per effetto di questo regolamento, sarà possibile acquistare in modo del tutto legale gli insetti e i prodotti industriali (farine, preparati, basi) che da essi derivano. In realtà, questo è un primo passo per una strategia a più grande respiro che, probabilmente, ha lo scopo di creare un mercato interno nel quale la presenza di insetti e derivati sia certificata e sicura per il consumo umano.
In alcune parti del mondo, specialmente nell'Asia, gli insetti fanno parte integrante dell'alimentazione da secoli. In Europa e, in parte, in America, il consumo di insetti è sporadico e non omogeneo, specialmente per quanto riguarda la distribuzione nelle nazioni.
Sebbene sia possibile, dopo aver avuto parere positivo dall'EFSA, importare insetti o derivati, al momento non è possibile la coltivazione diretta degli insetti, poiché le direttive Europee in tal senso non sono state ancora diramate. I primi mesi serviranno dunque da "rodaggio" per l'importazione dai mercati esteri di insetti o degli alimenti che li contengono.
Impatto ambientale
Per quale motivo autorizzare, nei paesi occidentali, la distribuzione per il consumo di insetti? La FAO stima che nel 2050 gli abitanti del mondo supereranno i nove miliardi. È indubbio che per arginare il fenomeno della malnutrizione sia necessario fornire un adeguato apporto proteico. L'approvvigionamento classico di proteine prevede il consumo di carne animale che, tuttavia, sarà sempre più dispendiosa da reperire sia in termini economici, sia in termini di impatto ambientale. Per l'accrescimento di un chilo di un bovino, infatti, sono necessari oltre 20.000litri di acqua. Inoltre, è necessario considerare l'inquinamento da gas serra che deriva dall'allevamento intensivo e industriale dei bovini.
Infografica
Ottenere una buona fonte, e una buona qualità, di proteine dagli insetti costerebbe una frazione del "costo" economico e biologico necessario per l'allevamento di bestiame. Per questa ragione, è molto probabile che l'intento originario degli organismi di sorveglianza alimentare, FAO in primis, sia quello di realizzare un sistema globale "bilanciato" che possa garantire un livello adeguato di nutrienti anche a fronte di un aumento considerevole degli abitanti terrestri.
Abitudini alimentari
Non è facile accettare di mangiare insetti. In effetti, la percezione dell'insetto - in ambito alimentare - è pari a quella di un contaminante, dunque un elemento estraneo e potenzialmente dannoso. Tuttavia, una volta individuata una linea di produzione, e dopo la standardizzazione sia della filiera sia dei controlli, il consumo di insetti - al pari di altri alimenti - dovrebbe essere considerato sicuro. Inoltre, per aiutare il consumatore bloccato da un rifiuto "psicologico", non è detto che il mercato commercializzi esclusivamente insetti interi. L'introduzione di percentuali di farine ottenute attraverso la lavorazione degli insetti, ad esempio, potrebbe essere uno dei primi passi per "fortificare" i cibi attualmente consumati, ad esempio la pasta oppure i preparati da forno.
Sicurezza alimentare
La produzione di alimenti la cui base è formata da insetti deve essere assolutamente sicura. Gli insetti possono essere vettori di numerose malattie, ad esempio quelle a trasmissione oro-fecale, e se non correttamente allevati e trattati possono potenzialmente causare un danno alla popolazione che li consuma. Per queste ragioni, è stabilito che gli organismi di controllo debbano vigilare su qualsiasi tipo di importazione (in un primo tempo) e sulla produzione interna (in un secondo tempo). Ad esempio, gli importatori dovranno certificare che i derivati o gli insetti siano prodotti in zone il cui consumo non è "nuovo" ma regolare nel corso degli anni e che le stesse zone non presentino problemi alimentari gravi dovuti al consumo di insetti.
Inoltre, non è difficile pensare a un sistema sia di autocontrollo per chi importa, distribuisce o produce, simile al protocollo H.A.C.C.P. presente al momento in territorio Italiano, magari coadiuvato da un sistema di analisi microbiologica e tossicologica a campione.
Profili di sicurezza alimentare. Prima della commercializzazione e della produzione di alimenti basati, anche parzialmente, sugli insetti è necessario valutare attentamente i potenziali rischi derivanti dalla produzione e dal trasporto. Le allergie, inoltre, rappresentano un potenziale problema "personale", cioè a carico del singolo utilizzatore.
Allergie
Alcune persone potrebbero essere allergiche a uno o più insiemi di molecole presenti negli insetti. In genere, gli individui che manifestano reazioni allergiche alimentari a seguito del consumo di crostacei o derivati dovrebbero evitare il consumo di insetti. Per le persone allergiche, il consumo, anche minimo di insetti o derivati sarà impossibile.
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