Volume di distribuzione - farmacologia

Scritto da Fabrizio Crisafulli.
Pubblicato il 13-10-2012 Revisionato il 01-02-2017
Fabrizio Crisafulli

Laureato in biologia, curo da oltre quindici anni siti di informazione scientifica.

Il volume di distribuzione di un farmaco è un parametro importante della farmacocinetica poiché è un valore che aiuta a quantificare la distribuzione di un farmaco nel sangue, nel liquido interstiziale e nei tessuti in genere. Per calcolare il volume di distribuzione è necessario conoscere la dose del farmaco somministrata e la sua concentrazione plasmatica in un determinato istante.

Vd = D / C0

Il volume di distribuzione si misura in litri (L) perché la dose è espressa in milligrammi e la concentrazione in millgrammi/litro.

I farmaci lipofilici tendono ad avere un volume di distribuzione più alto giacché sono capaci di permeare la membrana e distribuirsi uniformemente a livello delle cellule. I farmaci lipofobici (o idrofilici) mantengono un volume di distribuzione più basso.

Secondo queste osservazioni è possibile costruire una tabella di riferimento, grazie alla quale si può ipotizzare la ripartizione del principio attivo nei vari distretti dell’organismo, valutando il volume di distribuzione del farmaco e, di conseguenza, determinare se il farmaco si distribuisce nel plasma o nei circostanti tessuti.

Il volume di distribuzione apparente dal punto di vista strettamente teorico rappresenta il volume di acqua necessario per tenere in soluzione il principio attivo, generando una concentrazione pari  a quella rilevata nel plasma. Minore è il valore del volume di distribuzione apparente, maggiore è la possibilità che il principio attivo rimanga confinato a livello del plasma.

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