Il farmaco da banco è un farmaco, ad esempio di automedicazione, che è possibile acquistare senza obbligo di ricetta medica. Attualmente molti farmaci sono di libero acquisto, ad esempio i farmaci a base di ibuprofene, acido acetilsalicilico e, in generale, i farmaci ad azione topica. Il medicinale di libera vendita è, normalmente, formato da un principio attivo il cui ambito di utilizzo è ritenuto sufficientemente sicuro e consigliato anche su base di consiglio del farmacista o del medico.
Al pari degli altri farmaci anche i farmaci da banco devono essere assunti con particolare cautela e responsabilità. Questa necessità si consolida perché le molecole presenti nel farmaco (principio attivo, eccipienti, coadiuvanti, etc.) possono essere mal tollerate per l'individuo che assume il preparato farmaceutico. L'assunzione in quantità elevata di un comune farmaco da banco può provocare fenomeni tossicologici molto importanti.
Regolamentazione
In Italia la regolamentazione sui farmaci da banco è molto chiara. A seguito di una riforma avvenuta nel 2006 i farmaci da banco possono essere somministrati anche da strutture diverse dalla farmacia. Dalla riforma in poi, le parafarmacie, le catene di vendita e i negozi specializzati hanno acquisito la possibilità di conservare e di vendere questa classe di farmaci a patto di rispettare alcuni requisiti. Tra questi spicca la preparazione, normalmente universitaria, degli addetti vendita e l'acquisizione di particolari protocolli di gestione relativi alla conservazione e alla vendita del farmaco.
Pubblicità
Un aspetto molto importante relativo alla commercializzazione dei farmaci da banco riguarda la possibilità di pubblicizzarli. Il Ministero della Salute Italiano ha previsto una linea guida molto restrittiva per la presentazione di qualsiasi materiale pubblicitario attraverso qualsiasi mezzo. Secondo queste prescrizioni, la pubblicità deve conformarsi alle seguenti regole:
- Non deve allentare il corretto rapporto tra paziente e medico.
- Deve avvertire il consumatore che il farmaco può avere delle controindicazioni.
- Non deve generare il senso di necessità superflua, ad esempio "minacciando" la degradazione della salute qualora non si assumesse il farmaco.
- Deve essere rivolto a un pubblico adulto.
- Non può contenere comparazioni, anche anonime, con altri farmaci.
- Deve riportare chiaramente il contenuto pubblicitario del messaggio.
- Deve invitare a leggere il foglietto illustrativo.
Salute e benessere
Salute dell'apparato respiratorio:
Allergie.
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