I fissativi non coagulanti rappresentano una classe di molecole utilizzate nella fissazione di preparati istologici, da adoperare per l'indagine microscopia. Un fissativo non coagulante ha la capcità di penetrare dentro la cellula e immobilizare l'azione delle proteine, dunque anche quella degli enzimi litici, per preservare la struttura e l'ultrastruttura cellulare dall'azione autolitica che si innesca a seguito della "morte" del tessuto.
La formaldeide è un tipico esempio di fissativo non coagulante. Altri esempi, di comune utilizzo sono rappresentati dalla glutaraldeide, dall'acroleina e dal tetraossido di osmio.
Pagine correlate
Feedback
Il tuo aiuto è importante. Ti chiediamo un minuto per rispondere a questo breve sondaggio
Come valuteresti questo articolo?
Vuoi suggerirci qualcosa?