I vaccini causano l'autismo, far il bagno dopo mangiato può essere mortale e mettere un po' di limone sui cibi crudi li disinfetta. Sono soltanto tre tra le numerose false dicerie alle quali numerose persone prestano fede. In gergo, quando queste storie sono palesemente false vengono definite bufale e, nel mondo scientifico, sono davvero tante. Ne parlavano nell'articolo "bufale, semplificazione e paura".
La domanda è semplice: perché crediamo nelle bufale? O, per meglio dire, perché ci sembrano plausibili fin da subito? Per rispondere dobbiamo, innanzitutto, distinguere i due - principali - tipi di bufale. Stiamo parlando delle bufale sociali o bufale preventive e delle bufale psicologiche se non del tutto terroristiche.
Classificazione delle bufale: sociali e psicologiche.
Bufale sociali: so e condivido
Le bufale sociali possiedono una caratteristica distintiva: sembrano, apparentemente, innocue. La realizzazione dell'evento "contenuto" nella bufala, anzi, non assume una connotazione negativa ma porta un beneficio incredibile con pochissimo sforzo sia fisico, sia mentale sia economico. Ecco perché basta un goccio di limone su una gustosa ostrica per renderla sicura ("il limone disinfetta"), oppure è sufficiente portare vicino alla testa un piatto con un po' d'olio per far passare il mal di testa. Sì, perché le bufale possono essere, a tutti gli effetti, delle vere e proprie superstizioni.
Le bufale "sociali" sono un sistema di condivisione delle informazioni utile per distribuire conoscenza, e - ipoteticamente - benessere a più persone.
Il contenuto morale della bufala è sempre lo stesso: io conosco una cosa e la condivido con te aspettandomi che tu faccia lo stesso con altri. È un modo del tutto semplice per fare "gruppo", proprio come fanno i pesci piccoli che - stringendosi - appaiono grandi a sufficienza da dissuadere i predatori. Ma questo tipo di trasmissione, evidentemente, non fa altro che alimentare il fuoco della cattiva informazione. Flussi incontrollati di dicerie, di false credente che possono fare molto male a chi, pedissequamente, crede in questo tipo di contenuti che, dal punto di vista medico-scientifico, rappresentano delle vere e proprie deviazioni.
Bufale psicologiche: paure e sofferenze
Le bufale psicologiche hanno lo scopo di rafforzare dei legami tra gli individui di una società, e riguardano fatti o avvenimenti che potrebbero minacciare la collettività. La maggior parte delle bufale sociali possiedono un carattere regionale. Questo vuol dire che spostandoci da regione a regione ne potremmo trovare di diverse versioni oppure potrebbero essere del tutto originali.
Qual è il ruolo di questo tipo di falsità?
È probabile che una bufala psicologica possa servire proprio per limitare la paura sociale, un sentimento di impotenza di fronte ad eventi che non conosciamo bene. Temi molto dolorosi quali la malattia, la morte e - in genere - la sofferenza, sono assolutamente di primissimo ordine negli argomenti di questa classe di bufale.
Le paure, ed in genere, le costruzioni mentali che possono generare sofferenza sono al centro delle bufale. Per certi versi, le falsità in essere riportate hanno il compito di esorcizzare la potente carica negativa.
Gli esempi classici sono epidemie nascoste, disastri in arrivo (terremoti, tsunami, eruzioni). Elementi che accompagnano queste teorie, amplificandole, sono legati a complotti più o meno nascosti. Da qui si evince una sorta di paura nei confronti dell'impotenza di contrastare eventi che, evidentemente, non possono essere in alcun modo controllati e fanno paura.
Pericolosità delle bufale
Se è vero che alcune bufale sono innocue, al pari delle superstizioni, è anche vero che altre possono inficiare la qualità di vita di chi le subisce. Pensiamo, ad esempio, alle potenziali implicazioni dalla mancata copertura vaccinale. In questo caso si intacca e si indebolisce un potente strumento di profilassi, che serve cioè alla prevenzione di malattie potenzialmente invalidanti se non letali.
In altri casi, le bufale colpiscono anche la fase di cura di patologie serie e gravi, quali quelle tumorali. Curarsi con il limone, con le spezie o con qualche esoterico regime nutrizionale, oltre ad avere di per sé effetti negativi, può allontanare la speranza di cura e - in alcuni casi - condurre il soggetto verso una rapida morte.
Sintesi delle informazioni
A pensarci bene, le bufale rappresentano una sintesi di teorie complesse. Per questo motivo sono, quasi sempre, ben gradite. Presentano una soluzione semplice ad un problema complesso, magari attraverso un linguaggio, oppure degli esempi, proposti per essere alla portata di tutti. I problemi, anch'essi, sono semplificati.
Le persone con un po' di pigrizia mentale trovano terreno fertile in questo genere di falsità. Le informazioni, su qualsiasi livello, sono proposte in modo semplice ed efficace. Per la stessa ragione, coloro che "abboccano" alle bufale hanno difficoltà a comprendere la letteratura che si nasconde dietro le bufale, rientrando nella categoria dell'analfabetismo funzionale, oppure preferiscono - per diverse ragioni - evitare un articolato confronto con i dati, i testi e gli argomenti relativi a quanto discusso nelle varie teorie. Una soluzione semplice ad un problema complesso è, in sintesi, la migliore tra le strade per disimpegnarsi mentalmente.
Di nuovo, è opportuno ricordare che questi concetti si adattano bene perfino alle superstizioni. È molto più facile credere nel malocchio che cercare le complesse articolate cause del dolore di testa.
Feedback
Il tuo aiuto è importante. Ti chiediamo un minuto per rispondere a questo breve sondaggio
Come valuteresti questo articolo?
Vuoi suggerirci qualcosa?