L'epatite da fruttosio è un tipo di epatite causata, soprattutto nei bambini, dall'eccessiva assunzione dell fruttosio. È classificata come epatite acuta che, normalmente, si risolve con la crescita dell'individuo e con la diversificazione della dieta. I primi sospetti, riguardanti il ruolo dello zucchero nella genesi dell'epatite, sono stati valutati attraverso l'analisi sperimentale.
È importante sottolineare il fatto che l'epatite da fruttosio è un caso limite che deriva dall'assunzione di quantitativi anormali dello zucchero. Molto spesso, nei bambini, il fruttosio non viene assunto soltanto attraverso la frutta ma può essere reperito anche dai dolci e dagli snack, poiché utilizzato come dolcificante. L'assunzione di frutta, se non concorrente con altri stati di salute del paziente, è sempre raccomandata.
Il fruttosio è metabolizzato interamente dal fegato e, normalmente, è interconvertito in glucosio. Un eccesso di fruttosio, specialmente negli infanti può "sovraccaricare" l'epatocita, portando alla sofferenza del fegato.
Epatite da fruttosio negli adulti
Non ci sono sufficienti dati per determinare se l'epatite da fruttosio possa colpire anche l'adulto. In linea generale, il fegato di un adulto è funzionalmente più efficiente rispetto al fegato di un bambino e, per questo motivo, tollera meglio un eccesso di fruttosio.
Sintomi dell'epatite da fruttosio
I sintomi dell'epatite da fruttosio sono vari e, in linea generale, paragonabili a quelli di una epatite acuta. L'ittero o l'aumento delle transaminasi, specialmente le gamma-gt, sono degli indicatori generici di epatite. La valutazione dello stato nutrizionale, operata da un nutrizionista o da un equivalente professionista del settore, permette di stabilire il corretto quantitativo di fruttosio nell'alimentazione.
Nella maggior parte dei soggetti, attraverso una ecografia addominale, si può valutare la presenza di grasso nel fegato; qualora vi sia troppo grasso la patologia associata prende il nome di steatosi epatica.
Salute e benessere
Salute dell'apparato respiratorio:
Allergie.
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