La prolina è un aminoacido apolare caratterizzato da una particolare struttura: a differenza degli altri aminoacidi, l'azoto della molecola è legato a due carboni. Dal punto di vista nutrizionale non è un aminoacido essenziale poiché può essere biosintetizzata a partire dal glutammato.
Formula di struttura della prolina
Disponibilità alimentare
La prolina è normalmente presente nel latte e nei suoi derivati, nel collagene e in alcuni semi. Non è quasi mai necessaria l'integrazione esterna anche perché può essere sintetizzata dall'organismo in modo autonomo.
Biosintesi
Negli animali la prolina è sintetizzata nell'intestino a partire dal suo precursore glutammina. I processi enzimatici che portano alla sintesi dell'aminoacido prevedono una prima idrolizzazione in glutammato, con l'intervento dell'enzima glutamminasi. Segue una reazione di conversione una ciclizzazione a prolina.
Nelle piante, il meccanismo di biosintesi è più complesso poiché richiede una riduzione del glutammato in glutammato semialdeide, in un processo che richiede energia sotto forma di NADPH e ATP. I passi successivi sono molto simili e prevedono una conversione della glutammato semialdeide e una successiva riduzione in prolina.
Conversione in idrossiprolina
La prolina, a sua volta, è il precursore di una importante molecola: l'idrossiprolina. Questa molecola ha un ruolo importantissimo nella biosintesi e nel mantenimento del collagene. La reazione di conversione tra prolina e idrossiprolina necessita della vitamina C; una carenza della vitamina porta alla condizione patologica conosciuta come scorbuto.
Biosintesi dell'idrossiprolina a partire dalla prolina
Ruolo biologico
La particolare struttura della prolina permette di avere un importante ruolo nella conformazione delle proteine. In particolare, la prolina offre una rigidità strutturale particolare poiché impedisce la libera rotazione lungo il proprio asse.
Ruolo funzionale nello sport
La capacità della prolina di mediare la biosintesi del collagene e, in parte, della fibra muscolare sembra confermare il suo ruolo nel recupero muscolare, specialmente negli sport da resistenza. La sufficiente produzione unità all'introduzione tramite la dieta è pertanto uno dei fattori chiave per una prestazione sportiva ottimale e per un recupero che minimizzi la possibilità di infortuni.
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