Le sulfoniluree inglobano una classe di principi attivi che contrastano il diabete mellito. Agiscono stimolando la secrezione d’insulina da parte del pancreas. Le sulfoniluree, inoltre, aumentano la sensibilità della cellula nei confronti di quest’ormone. Al livello del sangue le sulfoniuree sono legate all’albumina, una proteina plasmatica, che serve da “vettore”.
Il meccanismo d’azione delle sulfoniluree consiste nella chiusura di particolari canali per il potassio a livello delle cellule beta del pancreas. La chiusura di questi canali agevola il rilascio dell’ormone insulina con una, conseguente, maggiore biodisponibilità della molecola a livello del circolo ematico a beneficio dei pazienti che, a seguito della patologia di secondo tipo, hanno progressivamente ridotto la capacità di sintesi dell’insulina.
Le sulfoniluree, a seguito di alcuni studi, sembrano essere responsabili di problemi alla microcircolazione e, nei casi più gravi, sembra che l’assunzione dei principi attivi possa rilevarsi un fattore di rischio per ciò che riguarda gli infarti del miocardio. La chiusura dei canali del potassio, secondo recenti studi, non è limitata alle cellule del pancreas ma pare coinvolgere anche le cellule cardiache. Tuttavia, altri studi effettuati sulle sulfoniluree, giungono a conclusioni meno evidenti riguardo la correlazione tra assunzione del farmaco ed infarto cardiaco, per cui non è ancora chiaro il ruolo dei principi attivi nel potenziale aumento di infarto cardiaco.
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