Salute e benessere: Anossia

L'anossia è uno stato temporaneo o prolungato di assenza di rifornimento di ossigeno verso i tessuti di uno o più organi. Negli organismi superiori, l'ossigeno ha un ruolo fondamentale nel metabolismo energetico giacché è utilizzato come accettore finale di elettroni, senza ossigeno la produzione di energia, sotto forma di ATP si blocca e la cellula, in rapido tempo, muore.

Lo stato anossico è uno stato di severa emergenza, a prescindere dalla causa che lo ha generato. Alcuni tessuti sono particolarmente sensibili alla concentrazione di ossigeno, ad esempio le cellule del sistema nervoso hanno un fabbisogno costante di ossigeno e, già dopo pochi minuti dall'interruzione del flusso, possono terminare, irreversibilmente, la propria attività.

Cause dell'anossia

Le cause dell'anossia possono essere diverse e coinvolgere diversi organi, in linea generale si classificano le anossie in base al tipo di difetto nel trasporto dell'ossigeno e non in base alla genesi che, invece, può assumere un ruolo extrabiologico, ad esempio nei casi di anossia che derivano da traumi subiti.

Anossia, classificazione
Classificazione dei tipi di anossia.

L'anossia anossica è la condizione di impossibilità di perfusione dell'ossigeno molecolare, a livello dell'alveolo del polmone, ed è causata da un'insufficiente pressione parziale dell'ossigeno; un tipico esempio è la sostituzione dell'ossigeno con altri gas nella miscela respirata. Un altro tipico caso di anossia anossica è quello della modifica della pressione atmosferica, ad esempio durante le escursioni in quota, che modifica la capacità di perfusione del gas verso i capillari alveolari. 

L'anossia anemica è stabilita dall'impossibilità di trasporto della molecola a livello sanguigno; nei sistemi biologici complessi, quale ad esempio quello umano, l'ossigeno è legato all'emoglobina e in piccola, nonché irrilevante misura, è presente disciolto nel sangue. La carenza di globuli rossi o la presenza di patologie legate all'emoglobina, ad esempio le anemie falciformi, si possono tradurre in situazioni anossiche molto gravi.

L'anossia stagnante deriva da un rallentamento o dal blocco della circolazione sanguigna, ad esempio nel caso di arresto cardiaco, oppure ostruzione di una arteria principale o secondaria.

L'anossia istotossica è tale quando una molecola, una tossina o - genericamente - un veleno blocca l'utilizzo endocellulare dell'ossigeno. Il cianuro, ad esempio, è un disaccoppiante della pompa protonica, e determina la stasi irreversibile dei processi di respirazione e di utilizzo dell'ossigeno.

Danno da riperfusione

In alcuni casi, dopo lo stato anossico e la conseguente morte cellulare, il flusso sanguigno torna ad essere disponibile nell'area interessata. Questo evento, in prima analisi, potrebbe sembrare positivo ma può causare problemi ben più gravi dell'anossia stessa. La cellula, negli eventi post-mortem, irrorata nuovamente può immettere nel torrente sanguigno molecole tossiche, o dall'attività biologica relativamente importante, che possono causare modifiche metaboliche gravi, sia nei tessuti limitrofi sia in quelli distanti. Questo fenomeno prende il nome di danno da riperfusione.

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