La frequenza cardiaca rappresenta il numero di pulsazioni del cuore in un minuto. L'analisi dei battiti per minuto (o BPM) fornisce informazioni istantanee sul funzionamento del cuore, ad esempio se è in un preciso istante è sotto sforzo oppure a riposo, ed anche informazioni sullo stato di salute complessivo del soggetto.
Vista l'importanza del muscolo cardiaco, la frequenza dei battiti del cuore è uno dei parametri monitorati in qualsiasi tipo di assistenza sanitaria anche a domicilio. Si chiede, ad esempio, al soggetto di misurare regolarmente i propri battiti per minuti attraverso l'utilizzo di apparecchi elettronici o meccanici di facile reperibilità e utilizzo.
Valori normali
I valori normali della frequenza cardiaca variano in base ad alcuni parametri:
- Età. Generalmente, all'avanzare dell'età diminuiscono le pulsazioni cardiache.
- Sesso. Le donne hanno un valore sensibilmente più alto rispetto agli uomini.
- Eventuali patologie. Alcune patologie possono alterare, in positivo o in negativo, i valori normali delle pulsazioni.
- Attività fisica. In genere, le persone che abitualmente compiono attività fisica hanno una minore frequenza cardiaca.
Riepilogando le informazioni sopra riportate è possibile creare una tabella di riferimento:
Valori normali della frequenza cardiaca non a riposo
Fascia d'età |
Minima |
Massima |
Neonati |
80 |
130 |
Bambini |
80 |
110 |
Adolescenti |
70 |
100 |
Adulti |
70 |
90 |
Durante il sonno i battiti cardiaci possono essere molto bassi. Una donna oppure un uomo, durante il sonno, mostrano una frequenza cardiaca media che rientra nell'intervallo compreso tra i 40 ed i 55 battiti per minuti.
Genesi del ritmo cardiaco
Il ritmo cardiaco è generato da un sistema coordinato formato dai seguenti elementi:
- Complessi nervosi formati da neuroni presenti nel sistema nervoso centrale;
- Cellule del pacemaker cardiaco, riunite nel nodo seno-atriale, che generano l'impulso elettrico.
- Cellule di conduzione cardiaca o fasci.
- Sistema modulatorio a base del sistema ormone/recettore cellulare.
Modulazione ormonale della frequenza cardiaca
Alcuni ormono giocano un ruolo fondamentale nella modulazione dell'attività cardiaca. L'adrenalina o epinefrina e la noradreanlina o noradrenalina, ad esempio sono dei potenti amplificatori della frequenza cardiaca. Anche alcuni ormoni tiroidei, sebbene in misura minore, possono modulare in positivo il il ritmo cardiaco.
Alterazioni della frequenza cardiaca
Qualsiasi alterazione della normale frequenza cardiaca prende il nome di aritmia. Le aritmie possono essere sintomatiche oppure asintomatiche e, in altre parole, possono essere avvertite o meno dal soggetto. Le cause di una frequenza cardiaca alterata possono essere molteplici e riguardano malformazioni a livello del cuore e dei suoi tessuti (congenite oppure acquisite), alterazioni neurologiche ed effetto dei farmaci o di specifiche molecole. Quando le aritmie sono a carico del tessuto cardiaco prendono il nome di cardiopatie.
Tachicardia
La tachicardia o aritmia veloce rappresenta una anomalia del ritmo cardiaco causata da un aumento dei battiti senza una reale necessità. Nel soggetto tachicardico, ad esempio, la frequenza di contrazione del muscolo cardiaco a riposo è elevata e si mantiene tale per un periodo più o meno lungo di tempo. Le cause della tachicardia possono essere di natura emotiva (ad esempio stati di stress, di ansia oppure di paura) oppure possono riguardare alterazioni della normale fisiologia cardiaca.
Brachicardia
La brachicardia o aritmia lenta rappresenta lo stato anormale nel quale i battiti del cuore sono inferiori alla norma. La brachicardia può essere del tutto fisiologica, ad esempio gli sportivi tendono ad avere una frequenza cardiaca inferiore rispetto alle persone che non seguono un regolare allenamento. Nei casi non fisiologici, la brachicardia può essere sintomo di un malfunzionamento del sistema nervoso centrale oppure può derivare da una errata capacità del sistema di regolazione ormonale.
Stabilizzazione della frequenza cardiaca
Gli episodi sporadici di aritmie possono rappresentare un campanello d'allarme e meritano la valutazione medica. Qualora la frequenza cardiaca, sia con episodi lenti sia con episodi veloci, non sia stabile è necessario un approccio integrato che ha il compito di stabilizzare i battiti del cuore. Gli interventi necessari riguardano, innanzitutto, lo stile di vita. Sotto questa luce, la promozione di una dieta equilibrata e di una corretta attività sportiva può correggere lievi casi di aritmia. In altri casi, invece, è necessario un approccio farmacologico qualora il soggetto presenti tachicardia costante, utilizzando dei principi attivi appartenenti alla classe degli antiaritmici. La brachicardia è, invece, trattata in modo diverso poiché è favorito l'impianto di dispositivi capaci di regolare il battito cardiaco: i pacemaker.
Rimedi e cure nelle aritmie.
Nel caso di aritmie, sia lente sia veloci, causate dall'assunzione di farmaci, il medico può valutare la modulazione della quantità del principio attivo assunto, oppure la sua sostituzione.
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