Salute e benessere: Salute:pseudoefedrina e raffreddore

La pseudoefedrina è una molecola molto conosciuta ed ha un attivo ruolo decongestionante. Per questa ragione è utilizzata nei farmaci per il trattamento del comune raffreddore. Tuttavia, secondo recenti studi, potrebbe aumentare l'incidenza di eventi di natura cardiovascolare tra i quali l'ictus.

I farmaci che contengono pseudoefedrina, una molecola simile all'efedrina, sono molto comuni per il trattamento del raffreddore. Una recente revisione scientifica sulla sicurezza della pseudoefedrina ha messo in risalto i rischi che derivano dall'assunzione della molecola, specialmente se avviene con tempistiche prolungate. La pseudoefedrina può aumentare infatti il rischio di importanti alterazioni cardiovascolari a carico specialmente del cervello.

In particolare, la sindrome da encefalopatia posteriore e la sindrome da vasocostrizione generale sembrano presentarsi con più frequenza nei soggetti che assumono forti dosi di farmaci anti-raffreddore a base di pseudoefedrina. La concomitanza di questi due effetti può portare a complicazioni circolatorie e, nei casi più gravi, all'ictus.

pseudoefedrina.png
Struttura chimica della pseudoefedrina. Il suo spiccato ruolo anticongestionant e la rende di prima scelta nella formulazione di farmaci atti a contrastare e lenire i sintomi del raffreddore.

Foglietto illustrativo

In Italia, il foglietto illustrativo degli anticongestionanti e - in generale - di tutti i farmaci che contengono il principio attivo pseudoefedrina verranno aggiornati per informare il paziente sulle aumentate probabilità di evento cardiovascolare.

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