Salute e benessere: Igiene personale

L'igiene personale è rappresentata dal mantenimento minimo di pulizia personale del corpo tale da diminuire la possibilità di contrarre alcune malattie e, secondo le convenzioni sociali, non rendere la propria persona sgradevole. Ciascun individuo è profondamente diverso dagli altri e, per questo motivo, non possono esistere delle regole di igiene universali ma un insieme di linee guida che possono variare, da individuo a individuo, in base alla frequenza e alla modalità di applicazione delle stesse.

È importante, allo stesso modo, non eccedere nelle operazioni di pulizia personale poiché, al pari di altri eccessi, l'intero organismo ne potrebbe risentire. Ad esempio, l'eccessivo utilizzo di creme detergenti o saponi potrebbe, a lungo andare, irritare la cute oppure provocare delle reazioni indesiderate.

Attraverso le operazioni di igiene personale è possibile mantenere la cute e le mucose degli organi esposti all'esterno in perfetta salute ed efficienza. La pelle, ad esempio, pur essendo un ambiente del tutto ostile alla maggior parte dei batteri può ugualmente ospitare colonie di batteri che, attraverso il loro metabolismo, possono portare alla formazione di cattivi odori.

Formazione di cattivi odori

Gli odori sgradevoli sono prodotti quasi esclusivamente dalla proliferazione di alcuni batteri che, come scarto metabolico, producono quantità di molecole che contengono gruppi di interesse olfattivo. È noto che molti composti dello zolfo sono recepiti dai sistemi olfattivi come sgradevoli e, in alcuni casi, la produzione batterica di elementi solforati è ingente. Attraverso l'igiene personale è possibile agire su due fronti:

  1. Allontanare eventuali nutrienti batterici. La pelle, attraverso la sudorazione può contenere micronutrienti essenziali per la crescita batterica, ad esempio i sali minerali, oppure l'acqua. Attraverso la pulizia è possibile rimuovere gli elementi che servono per la crescita batterica.
  2. Lisi e allontanamento delle colonie. L'utilizzo di saponi permette di allontanare i batteri che rimangono intrappolati nella trama liquida del prodotto. Alcuni saponi, inoltre, possono interferire con la parete cellulare batterica e operare una lisi della stessa, con l'inattivazione del microbo.

Il controllo della popolazione batterica è, per questo motivo, fondamentale per la prevenzione dei cattivi odori che si formano quando viene meno l'igiene personale e, di conseguenza, i batteri sono liberi di proliferare.

Igiene intima

L'igiene intima deve essere particolarmente curata, poiché - a causa della natura stessa degli organi genitali - è molto probabile l'insorgenza di [infezioni|[infezioni]] anche importanti e tendenti alla cronicizzazione. La donna, in particolare, è sfavorita dall'anatomia della vagina e dall'esposta superficie della mucosa che rappresenta un ambiente potenzialmente favorevole per la crescita di colonie opportuniste o parassite. L'igiene intima sia maschile che femminile prevede non meno di due lavaggi al giorno dell'intimo, possibilmente utilizzando saponi non troppo aggressivi.

Igiene femminile

In linea generale, il microambiente vaginale possiede, normalmente, un pH acido e, per questo motivo, durante le operazioni di lavaggio è consigliato utilizzare un detergente intimo specifico e non troppo aggressivo.

Igiene maschile

Il pene possiede meno superficie esposta all'esterno rispetto alla vagina, ad eccezione della zona parzialmente nuda del glande. L'igiene maschile ottimale prevede il lavaggio dello scroto con un sapone non aggressivo. Il pene, ove possibile, andrebbe esposto attraverso la completa esposizione del glande mediante la retrazione del prepuzio. Il pene, inoltre, può favorire la crescita dei batteri nello spazio tra il glade e il prepuzio e, per questo motivo, può essere una buona strategia la completa asciugatura dopo il lavaggio.

Igiene dentale

La bocca, il palato, le gengive e i denti sono strutture anatomiche molto importanti poiché, in esse, avviene la prima parte della digestione. L'ambiente buccale presenta una buona concentrazione di acqua e, specialmente dopo i pasti, contiene residui di cibo che possono essere metabolizzati dai batteri che colonizzano la zona della bocca. Per questa ragione è necessario che l'igiene dentale sia particolarmente curata, sia perché - senza di essa - i batteri hanno buone possibilità di proliferare e portare alla formazione di carie di paradontosi e di altre patologie a carattere odontoiatrico sia perché, gli stessi batteri, attraverso il loro metabolismo, possono portare alla formazione di cattivi odori. L'alitosi è una manifestazione di iperattività batterica all'interno della parete buccale.

Pulizia dei denti 

La pulizia dei denti deve essere giornaliera e frequente. Dopo ogni pasto è necessario spazzolare, dolcemente, i denti con l'ausilio di un dentifricio. Almeno una volta al giorno è necessario operare con uno scovolino, oppure con un filo interdentale gli interstizi che si formano tra un dente e l'altro.

Vestiario

L'igiene personale deve passare anche attraverso la pulizia dei vestiti. In linea di massima, la formazione dei cattivi odori sugli indumenti deriva dall'accumulo di batteri che, a loro volta, sono troficamente favoriti dalla presenza di nutrienti che derivano dalla sudorazione oppure - sebbene in misura minore - dalla desquamazione della pelle. In altre parole, se i vestiti non fossero lavati sarebbe possibile la creazione di un ambiente adatto alla proliferazione batterica.

Nella maggior parte dei casi, per garantire una buona ed efficace pulizia degli indumenti, basterebbe un lavaggio in acqua con pochissimo detersivo. La temperatura di lavaggio, può giocare un ruolo fondamentale nell'igiene degli indumenti, specialmente qualora si utilizzino specifici additivi che operano in un range ottimale di temperature.

Esporre i vestiti all'aria aperta è un buon metodo per evitare il lavaggio? No. L'esposizione all'aria aperta non limita la proliferazione dei batteri e non allontana eventuali micronutrienti presenti su di essi.

Antibatterici

In commercio esistono alcuni prodotti che, secondo i rispettivi claim, vantano proprietà antibatteriche. La loro azione diverge dal principio di funzionamento degli antibiotici poiché non interferisce direttamente con il metabolismo. Gli antibatterici in questione, invece, utilizzano le proprietà tensioattive appartenenti ad alcune classi chimiche, oppure la capacità di liberare alcune forme dell'ossigeno ad attività antimicrobica.

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