Il phylum degli cnidaria raggruppa circa 9000 specie marine di animali, chiamati cnidari, che presentano una particolare struttura del corpo e uno stile di vita altrettanto peculiare. La struttura degli cnidari, pur essendo semplice, è molto efficiente ed adattata per la vita a fior d'acqua, in immersione oppure sessile. Non è raro trovare cnidari sul pelo della superficie marina come è altrettanto frequente trovarli saldamente ancorati al fondale marino, ad esempio osservando i coralli.
Gli cnidari sono così chiamati poiché possiedono delle cellule particolari, chiamati cnidociti che, a loro volta, possiedono delle struttura urticanti di difesa, chiamate nematocisti.
Le nematocisti sono le armi di difesa e di attacco degli cnidari, giacché sono formate da sottili filamente avvolti, pronti per essere veicolati come un arpione contro le prede o altri animali potenzialmente offensivi. La punta degli arpioni, una volta penetrata nell'animale, rilascia numerose tossine che portano alla paralisi e alla morte. Nonostante la relativa semplicità, gli cnidari sono animali letali sia nei confronti della popolazione dell'ecosistema marino sia per gli uomini. Alcune meduse, ad esempio possono provocare lievi irritazioni alla cute umana mentre altre sono potenzialmente letali, anche iniettando minuscole quantità di veleno.
Gli cnidari non possiedono il celoma, la cavità corporea riempita del liquido celomatico, e, di conseguenza, sono definiti animali acelomati.
Caratteristiche strutturali e comportamentali
Gli cnidari hanno alcune caratteristiche peculiari. Uno dei tratti distintivi che contraddistingue gli cnidari è la loro struttura corporea. Gli cnidari, infatti, sono animali a simmetria radiata giacché il loro piano corporeo può essere attraversato da un ipotetico piano di simmetria che passa longitudinalmente sull'asse della bocca, dividendo l'animale in due parti specularmente uguali. Un singolo piano divide l'animale in due antimeri, due piani in quattro antimeri e così via.
La loro struttura intima, invece, varia da specie a specie. Alcuni animali possiedono due foglietti, chiamati epidermide e gastrodermide. Altri animali, in mezzo a questi due foglietti ne presentano un terzo chiamato mesoglea.
Struttura dei foglietti epidermici, mesogleici e gastrodermici degli cnidari.
La cavità degli cnidari è bivalente, giacché la bocca ha anche funzione di ano.
Struttura del corpo di una medusa, con la bocca bifunzionale e la cavità gastrale
Sistema nervoso
Negli cnidari, il sistema nervoso è abbozzato ma ben funzionale per la difesa e la sopravvivenza. Due, differenti, circuiti nervosi sono posti nello strato epidermico e gastrodermico. Nell'epidermide, alcune cellule sensoriali eccitano il circuito relativo che, tuttavia, è intimamente collegato sia alle fasce muscolari sia al sottostante circuito nervoso gastrodermico. L'informazione nervosa, pur non essendo elaborata, giacché non esiste un vero e proprio sistema nervoso centrale né un sistema di gangli, può abbozzare una risposta a seguito di uno stimolo, ad esempio il contatto con una preda.
Riproduzione
La riproduzione degli cnidari è molto particolare. I polipi, da non confondere assolutamente con i polpi, hanno una riproduzione per gemmazione mentre le varianti non sessili, quali ad esempio le meduse, adottano una strategia di riproduzione sessuale. Questo è intimamente correlato al dimorfismo che, nell'esempio della medusa, si osserva nella fase sessile di polipo e nella fase mobile di efira e poi medusa.
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