Il melasma è una condizione, temporanea o permanente, di iperpigmentazione della cute derivante dall'accumulo di melanina. Normalmente, l'iperpigmentazione da melasma si manifesta come una zona della pelle - dai contorni non definiti - che mostra tonalità di colore più scure. I soggetti che presentano melasma hanno una differente pigmentazione sul viso, in una condizione definita "pigmentazione a chiazze". Il melasma rappresenta il maggiore dei disturbi della pigmentazione(1).
Dal punto di vista clinico, le zone della pelle con differente pigmentazione non rappresentano una vera e propria malattia ma possono essere fonte di disagio in alcuni soggetti.
Incidenza
Il melasma colpisce maggiormente le donne, probabilmente a causa di un diverso assetto ormonale. Inoltre, nelle donne in gravidanza aumenta la possibilità di sviluppare una iperpigmentazione della pelle portando alla cosiddetta maschera gravidica o cloasma.
Cause
Le cause del melasma non sono del tutto chiare e definite. Tuttavia, è molto probabile che alcuni fattori genetici, la presenza di processi d'infiammazione, l'esposizione ai raggi UV e particolari sensibilità ormonali siano fattori scatenanti del melasma. In alcuni casi, perfino approcci troppo aggressivi risultati da trattamenti estetici, ad esempio mediante abrasione della pelle o trattamenti con laser/luce pulsata, possono danneggiare il metabolismo delle cellule cutanee, portando alla formazione di zone ad elevata pigmentazione.
Raggi ultravioletti
L'esposizione ai raggi ultravioletti (raggi UV) sembra essere la principale causa della formazione del melasma. L'attivazione della produzione di melanina avviene sia in modo diretto, sia in modo indiretto attraverso la produzione di fattori di rilascio prodotti dai cheratinociti.
La biosintesi di melanina è coadiuvata anche dai fattori di rilascio prodotti dai cheratinociti, se stimolati dai raggi ultravioletti.
Gravidanza
La presenza di iperpigmentazione a chiazze, durante la gravidanza, è chiamata cloasma o maschera gravidica. Rappresenta una condizione comune nelle donne gravide ed è, probabilmente, il risultato di un diverso assetto ormonale recepito dalle cellule cutanee attraverso gli opportuni recettori cellulari. In particolare, la diversa biodisponibilità di estrogeno induce i melanociti alla produzione di melanina. Il melasma gravidico, normalmente, scompare alcune settimane dopo il parto.
Anticoncezionali
L'utilizzo della pillola anticoncezionale è uno tra i fattori capaci di scatenare la formazione delle macchie. In particolare, la presenza di estrogeni nella pillola sembra essere la causa principale dell'iperpigmentazione. Tuttavia, i dati a tal proposito non sono del tutto stabili: in alcuni studi è emera una correlazione statistica anche nei trattamenti farmacologici a base di progesterone, segno tangibile che probabilmente il melasma possa derivare da una sensibilità globale agli ormoni sessuali.
Trattamenti di bellezza
L'applicazione di metodi troppo aggressivi, ad esempio durante le fasi di "lucidatura" della pelle può compromettere la normale protezione della cute nei confronti dei raggi UV e, di conseguenza, aumentare la produzione di melanina.
Trattamento di bellezza. L'erosione, anche di piccoli strati, della cute può rendere maggiormente vulnerabile la pelle rispetto all'attacco die raggi UV. Di conseguenza, alcune zone, potrebbero sovraesprimere la pigmentazione.
Trattamento
Il principale metodo per la prevenzione e la stabilizzazione del melasma riguarda la protezione cutanea dai raggi violetti. Sotto quest'ottica, l'utilizzo di una crema solare a buon indice di protezione, permette la stabilizzazione del melasma. La protezione solare, inoltre, può servire a far regredire nel tempo le macchie già esistenti.
Qualora l'iperpigmentazione sia dovuta alla sensibilità ormonale durante il trattamento ormonale è necessario attendere la fine del trattamento oppure consultare il medico per un eventuale cambio di principio attivo o di dosaggio del farmaco.
Salute e benessere
Salute dell'apparato respiratorio:
Allergie.
Bibliografia
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