La diarrea in gravidanza è un sintomo molto comune che può presentarsi anche più volte durante il periodo di gestazione. La donna in attesa può essere maggiormente sensibile agli eventi, di diversa natura, che hanno come sintomo la diarrea. Questo avviene poiché, nella donna, muta radicalmente l’assetto ormonale e la sensibilità metabolica e fisiologica dell'organsimo, sia per quanto riguarda i processi biochimici sia per eventi a caratterizzazione esterna, come ad esempio il rapporto con il cibo e l'alimentazione.
Nella maggior parte dei casi, la diarrea e un evento auto limitante poiché dopo poche scariche tende a scomparire in modo autonomo. Qualora la diarrea persistesse, oppure fosse di intensità o dolore tali da compromettere la qualità di vita nella gestante, è opportuno chiedere un immediato consulto al ginecologo oppure al professionista qualificato. La presenza di stati diarroici, infatti, può determinare nella donna uno stato marcato di disidratazione.
Sintomi della disidratazione in gravidanza
La perdita di acqua attraverso le feci, determina uno scompenso del bilanciamento idrico dell’organismo. L’acqua è, come ben noto, una molecola di fondamentale importanza per il mantenimento del metabolismo, per la funzionalità della cellula e - in genere - per tutto ciò che concerne la fisiologia e il mantenimento vitale della cellula. Perdere acqua, oltre certi limiti, può portare a stati temporanei, oppure cronici, anche abbastanza gravi.
Durante la gravidanza è possibile che alcuni episodi di diarrea possano destare sospetto nella gestante. La diarrea, è considerata un evento comune. Tuttavia è necessario osservare globalmente lo stato di salute della partoriente giacché la perdita di acqua attraverso le feci può comportare una sofferenza dell'organismo a causa della disidratazione.
Per questa ragione, è importante conoscere e valutare quali possano essere i sintomi primari della disidratazione. È bene definire che i sintomi della disidratazione sono del tutto simili tra donne in stato di gravidanza donne non gravide e - in genere - uomini.
- Sensazione di sete insaziabile. La sete è il meccanismo innato attraverso il quale l’organismo cerca di bilanciare la perdita o la carenza cronica di acqua.
- Difficoltà di concentrazione. La perdita di acqua può inficiare le prestazioni e la fisiologia dei neuroni. Rallentando il loro funzionamento, le cellule del sistema nervoso determinano una diversa percezione degli stimoli interni ed esterni con una relativa variazione delle risposte ad esso.
- Astenia. La stanchezza cronica è il sintomo per eccellenza della disidratazione, oltre al già analizzato shock nervoso. La stanchezza deriva anche dalla differente capacità di veicolare sangue (contenente nutrienti, quali il glucosio oppure diversi tipi di sali minerali) e determina una difficile capacità di contrazione muscolare, mantenimento del tono muscolare e differente capacità di compiere movimenti anche molto semplici.
Cause della diarrea in gravidanza
Nella maggior parte nella maggior parte dei casi, la diarrea in gravidanza, è causata da una reazione ai farmaci oppure agli integratori prescritti per accompagnare il periodo di gestazione. La somministrazione di vitamine durante la gravidanza, quali ad esempio l’acido folico, possono determinare degli stati di malessere intestinale che sfociano nella diarrea. In questo caso è opportuno parlare con il proprio ginecologo al fine di valutare una rimodulazione delle quantità oppure dell’integrazione da seguire durante la gravidanza.
Una minima variazione dello stile alimentare, evento molto frequente durante la gravidanza, può comportare una reazione dell’intestino con una conseguente diarrea. In questo caso è opportuno aspettare qualche giorno e osservare sia la frequenza sia la consistenza delle scariche. Qualora fossero frequenti, oppure destassero sospetto, è opportuno rimodulare la dieta anche chiedendo consiglio al nutrizionista qualificato oppure al ginecologo.
Diarrea da infezione da microbi
In alcuni casi la diarrea è il sintomo di una infezione più o meno estesa a carico dell’intestino. Una enterite, rappresentata dall’infiammazione di parte dell’intestino, è tra le principali cause di diarrea. In questo caso è opportuno valutare assieme al proprio medico oppure al ginecologo la possibilità di effettuare dei test specifici per determinare l'agente eziologico. Nei casi più complessi, ad esempio quelli da infezione da particolari batteri, è altrettanto opportuno utilizzare una terapia farmacologica mirata. La somministrazione di antibiotici, meglio se a largo spettro, può debellare l’infezione batterica.
È bene precisare che, sebbene le infezioni batteriche possono portare - in rarissimi casi - a sofferenza fetale oppure all'aborto, le stesse infezioni sono normalmente tenute sotto controllo sia dal sistema immunitario sia, nell’eventualità, dall’ausilio farmacologico.
Cura
La cura della diarrea in gravidanza è rappresentata dagli eventi necessari per far diminuire, in prima istanza, la frequenza delle scariche e, successivamente, rendere la defecazione nuovamente regolare. Oltre alla cura dei sintomi specifici, che varia in base alla genesi della diarrea, è sempre importante mantenere il corretto livello di idratazione dell'organismo. Qualora ciò non avvenisse, la donna può risentire anche in modo grave di un prolungato squilibrio acquoso.
Idratazione
L’idratazione rappresenta il primo passo da compiere quando la presenza di episodi di diarrea portano alla perdita anche moderata di acqua. Nei casi di minima disidratazione, ad esempio quando le scariche di diarrea sono molto distanti tra loro, è opportuno idratare la gestante attraverso l’introduzione di bevande, meglio se non zuccherine, contenenti sali minerali. Quando la disidratazione diventa severa, ad esempio quando le scariche sono molto frequenti, non basta più introdurre l’acqua per via orale ma è necessario l’ausilio della via parentale. Per questo motivo, in regime ambulatoriale, l’acqua viene introdotta attraverso l'utilizzo di una flebo.
Alimentazione
L’alimentazione e la dieta durante la diarrea deve seguire un criterio per il quale il cibo introdotto non devo ulteriormente portare ad infiammazione della mucosa intestinale. Per questa ragione, i cibi molto piccanti, irritante, con alto contenuto di dolcificanti (in particolare di xilitolo), le bevande gassate, alcuni tipi di frutta e molto altro devono essere assolutamente evitati. Sono, invece, consigliati i pasti a base di riso, le bevande non zuccherate (purché non irritanti), moderate quantità di verdura e frutta.
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