Struttura secondaria delle proteine - biochimica

Scritto da Fabrizio Crisafulli.
Pubblicato il 13-05-2014 Revisionato il 15-06-2014
Fabrizio Crisafulli

Laureato in biologia, curo da oltre quindici anni siti di informazione scientifica.

La struttura secondaria di una proteina rappresenta la disposizione tridimensionale, che deriva direttamente dalla struttura primaria delle proteine, degli aminoacidi costituenti il polipeptide. La struttura secondaria è, in altre parole, la forma che la proteina assume nello spazio.

In genere, affinché si possa definire un segmento come struttura secondaria è necessario che questo presenti un motivo ordinato, altrimenti si parla di segmento disordinato.

La presenza delle strutture secondarie è di fondamentale importanza per la funzionalità della proteina. I motivi strutturali, infatti, sono importanti sia per la stabilità del polipeptide, sia poiché - a livello di essi - possono trovarsi importanti punti di controllo, ad esempio zone di aggancio dei modulatori, oppure siti catalitici degli enzimi

Tipi di struttura secondaria

Le due strutture secondarie sono classificabili in motivi ad alfa-elica e a foglietto beta. L'alfa elica è una struttura secondaria regolare, formata da aminoacidi che "ruotano" attorno a un asse immaginario. Il foglietto beta, invece, è più complesso poiché può formare differenti associazioni sia tra foglietti appartenenti alla stessa catena, sia tra catene differenti.

Differenti tipi di struttura
Struttura ad alfa elica Struttura a foglietto beta
Alfa elica Struttura del foglietto beta

 

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