Salute e benessere: Ecstasy

L'ecstasy,o MDMA o, in gergo, polvere d'angelo è uno stupefacente sintetico appartenente alla classe delle anfetamine. La classificazione dello stupefacente, in base agli effetti provocati, colloca l'ecstasy nella categoria degli allucinogeni e degli euforizzanti.

L'ecstasy è una droga consumata quasi prevalentemente in ambiti giovanili, poiché è associata al "divertimento" durante feste ed eventi con temi musicali e scenografici "particolari". L'amplificazione delle sensazioni visive e uditive, unite al forte effetto allucinogeno, può far cambiare il tono agli eventi che già propongono musica molto ritmata e effetti visivi ricercati. Proprio per questa ragione, l'ecstasy è una droga molto pericolosa che può condurre l'organismo verso stati di stress severo o acuto, e produrre effetti secondari molto importanti.

Struttura ecstasy

Struttura dell'ecstasy

Meccanismo d'azione

Gli effetti dell'ecstasy iniziano circa 30 minuti dopo l'assunzione e durano in media 3 ore. L'ecstasy è convertita, nel fegato in altri metaboliti tra cui spicca la 3,4-metilendiossiamfetamina (MDA) che è la molecola biologicamente attiva. Dal fegato, attraverso il sistema circolatorio l'MDA passa la barriera ematico-encefalica e, a livello di particolari aree del cervello, blocca il riassorbimento della serotonina e aumenta il rilascio di dopamina. Questi due neurotrasmettitori si accumulano a livello dello spazio sinaptico e mediano gli effetti dello stupefacente.

Dipendenza

La dipendenza da ecstasy è di tipo fisico e psichico. La mancanza di assunzione di ecstasy, specialmente nei consumatori abituali, si manifesta con crampi e rigidità ai muscoli, stati di depressione e confusione mentale.

Effetti secondari

Gli effetti secondari, possono essere molto gravi e, talvolta, invalidanti. Tenendo conto del fortissimo potere stimolante, l'ecstasy può condurre il consumatore verso stati di alterazione del funzionamento del sistema cardiocircolatorio, con la non rara possibilità di collasso cardiaco e ictus.

Danni al cervello e alla memoria

Secondo alcuni studi, l'utilizzo di ecstasy può provocare danni permanenti alle aree del cervello che coordinano la memoria e l'associazione logica del pensiero. La memoria, specialmente quella a breve termine, risulta essere confusa sin dalla fine degli effetti dell'ecstasy.

 

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