L'ipersecrezione acida gastrica è un evento, saltuario o ricorrente, nel quale le cellule dello stomaco secernono elevati quantiativi di acido cloridrico con un conseguente disturbo della digestione e comparsa di dolore localizzato nell'epigastrio, comunemente conosciuto come "bruciore di stomaco". L'acido cloridrico secreto in eccesso determina una brusca variazione del pH che può, alla lunga, risultare dannosa per l'organo stesso.
Inoltre, la costante presenza di un pH acido può favorire la crescita di un batterio opportunista, potenzialmente cancerogeno, che si annida all'interno dello stomaco, giacché è fortemente resistente all'ambiente acido. Il microbo prende il nome di Helicobacter pylori e, qualora venisse rilevato attraverso dei test specifici, deve essere opportunamente trattato.
Ipotalamo e ipersecrezione acida
L'ipotalamo ha una forte capacità di stimolare la secrezione acida attraverso due vie. La parte anteriore dell'ipotalamo, mediante il nervo vago, stimola il rilascio di acido cloridrico utilizzando una via veloce. La stimolazione posteriore, invece, sembra condurre alla secrezione acida mediante una lenta partecipazione della midollare del surrene, in altre parole attraverso la ghiandola che produce adrenalina.
L'ipotalamo, in sintesi, media la secrezione gastrica di acido cloridrico utilizzando differenti sistemi. La cattiva interpretazione dei segnali che giungono all'ipotalamo, o comunque un difetto di comunicazione tra l'organo e gli altri distretti coinvolti, può provocare una costante secrezione acida con conseguenti stati di malessere. Attualmente, la terapia farmacologica risolve in modo temporaneo l'acidificazione dello stomaco mediante due differenti principi attivi: l'omeprazolo, che appartiene alla classe degli inibitori della pompa protonica e la ranitidina che, invece, è un antagonista H2. In passato, quando ancora queste due sostanze non erano disponibili, si ricorreva alla resezione del nervo vago (vagotomia) o delle ghiandole surrenali (surrenectomia). Un ulteriore approccio deriva dall'utilizzo degli alginati, preparati liquidi da ingerire che si comportano come un "film" all'interno dello stomaco, impedendo anche, ove si presenti, il reflusso gastro-esofageo.
Rimedi per l'ipersecrezione acida gastrica.
Controllo involontario della secrezione acida
Alcuni meccanismi involontari potrebbero "indurre" lo stomaco a secernere acido cloridrico. La masticazione, secondo alcuni studi, è un evento che stimola la liberazione di acido cloridrico con lo scopo di preparare lo stomaco all'imminente digestione. Allo stesso modo, il movimento della mandibola senza cibo, ad esempio nella masticazione di una caramella gommosa, può ingannare il sistema autonomo alla secrezione acida, con conseguente calo del pH e genesi dei disturbi. Per questa ragione, chiunque soffra di ipersecrezione acida gastrica dovrebbe limitare, se non eliminare nei casi più gravi, il consumo di caramelle o gomme da masticare.
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