La diarrea rappresenta l'evento di emissione di feci con consistenza liquida e di difficile controllo da parte del soggetto. Normalmente, gli episodi di diarrea sono continui e difficilmente controllabili. Sebbene l'irregolarità possa presentarsi soltanto una volta in periodi di tempo molto lunghi, secondo la percezione comune, si parla di diarrea quando gli episodi sono costanti. Ad esempio, l'emissione di feci con consistenza liquida, più volte al giorno, è considerata diarrea a differenza del singolo e isolato episodio.
In genere, la diarrea è associata ad altri stati che possono riguardare l'apparato digerente. La maggior parte dei soggetti, prima e dopo gli episodi di diarrea, lamenta più o meno intensi crampi allo stomaco, nauesa, astenia e in genere alterazioni psicofisiche.
Classificazione
La classificazione della diarrea è operata in base alla durata del malessere. In genere, anche la durata delle scariche di diarrea è correlata alla causa e, per questo motivo, la classificazione degli episodi di diarrea può anche considerare la causa che scatena il malessere.
Classificazione della diarrea in acuta e cronica in base alla durata ed alla consistenza delle feci
La diarrea acuta comprende lo stato diarroico che persiste per meno di quattro giorni, mentre la diarrea cronica è associata a eventi che durano più giorni e presenti con maggiore frequenza durante un anno.
Diarrea del viaggiatore
La diarrea del viaggiatore è un particolare tipo di diarrea che si definisce tale poiché colpisce i viaggiatori durante i passaggi in territori che presentano agenti biologici infettivi con esposizione endemica. In questi posti, normalmente, le condizioni igieniche sono molto scarse ed è possibile la cosiddetta trasmissione oro-fecale di molti agenti infettivi, tra i quali spiccano i batteri appartenenti al genere Escherichia. Il trattamento della diarrea del viaggiatore è, solitamente, operato attraverso la somministrazione di uno o più antibiotici. Normalmente, la tipizzazione dell'agente infettivo non è possibile in tempi brevi. Per questa ragione, è preferibile la somministrazione di antibiotici a largo spettro utili per debellare la maggior parte delle infezioni.
Diarrea infantile
La diarrea infantile o diarrea del neonato è un tipo di diarrea acuta che si manifesta nei bambini o nei neonati. Gli episodi di diarrea sono molto frequenti e, vista la particolare condizione fisiologica dei neonati, devono essere accuratamente valutati, specialmente con il supporto del pediatra o del medico professionista. La disidratazione nei neonati è un fattore di rischio per la salute e per la vita dell'infante; la costante perdita di liquidi, se non opportunamente reintegrati, può portare a una disidratazione dell'infante, con rischi potenzialmente letali.
La perdita di peso di un neonato è un indicatore indiretto dello stato di idratazione, qualora l'infante risulti disturbato da episodi diarroici.
Cause
Le cause della diarrea possono essere varie. La diarrea acuta è causata da eventi di natura accidentale e transitori, ad esempio ingestione di cibi contaminati o reazioni allergiche. La diarrea cronica, invece, deriva da processi e dal lesioni dell'apparato digerente molto più severe.
Cause della diarrea
Diarrea acuta |
Diarrea cronica |
Infezioni da virus o batteri |
Infiammazione cronica dell'intestino (Morbo di Chron) |
Reazioni di ipersensibilità o intolleranza |
Infiammazione cronica del pancreas (pancreatite) |
Alterazione del microbiota |
Vari tipi di tumore: Tumore dell'intestino, tumore del colon |
Disturbi dell'alimentazione |
Diabete |
Ansia e stati nervosi |
Malattie genetiche |
Alterazioni ormonali |
Esiti operatori, ad esempio di eradicazione di polipi del colon |
La maggior parte dei sintomi che portano agli episodi di diarrea è da ricondurre nel malfunzionamento del riassorbimento idrico, specialmente a livello del colon, e alla velocità di transito del cibo nell'intestino. Il mancato riassorbimento idrico porta alla persistenza di feci liquide nel tratto finale del gastrico e alla sensazione, se non necessità, di espellere il materiale fecale attraverso l'evacuazione.
La velocità di transito del cibo determina anche la proliferazione batterica all'interno dell'intestino. Tanto maggiore è il tempo necessario al transito del chilo tanto maggiore è la possibilità che colonie batteriche, specialmente opportuniste, si moltiplichino. La presenza anormale di batteri porta a reazioni dell'organismo, poiché la mucosa che tappezza l'intestino è maggiormente irritabile.
Trattamento e terapia
Il trattamento della diarrea dipende dalla durata e dall'intensità del malessere. Il primo provvedimento da adottare è quello di prevenire la disidratazione fornendo al soggetto una quantità sufficiente di acqua e di sali minerali utile a bilanciare la perdita idrica. In linea generale, la reidratazione è un evento che accompagna sempre gli eventi di diarrea, anche se questi sono sporadici. La perdita di liquidi nella diarrea infantile, cioè nei bambini di età inferiore ai tre anni, è di particolare importantanza e deve essere immediatamente valutata dal pediatra specialmente se questa non rappresenta un caso isolato.
Gli antidiarroici sono dei farmaci che limitano la motilità intestinale. Il principio attivo di elezione, appartenente alla famiglia degli antidiarroici, è la loperamide. Tuttavia, è importante che questi farmaci siano utilizzati soltanto in determinate occasioni. La diarrea, a tal proposito, allontana eventuali tossine oppure agenti biologici (virus e batteri) dal chilo. Quando la motilità intestinale è bloccata aumenta il tempo di permanenza degli agenti biologici all'interno dell'intestino, con conseguenze che potrebbero essere anche gravi.
Diarrea acuta
Diarrea e antibiotici
Diarrea, l'antibiotico è un rimedio immediato? La risposta è, quasi sempre, negativa. La somministrazione di
antibiotici senza alcuna validazione diagnostica può contribuire a un maggiore squilibrio intestinale, specialmente a carico della flora microbica. Il medico, o il professionista equivalente, deve valutare singolarmente la necessità di prescrivere un antibiotico a seguito della comparsa della diarrea.
Il trattamento della diarrea acuta ha come scopo l'eradicazione della causa che porta alla formazione del malessere intestinale. La reidratazione è accompagnata ad una dieta molto povera di alimenti che possono contribuire ad irritare la mucosa gastrica e aumentare la quantità delle scariche. Quando si sospetta una intossicazione alimentare, con conseguente proliferazione microbiotica, ad esempio da contaminazione batterica, è possibile valutare il tipo di microbo attraverso la coltura fecale. Qualora fosse confermata una infezione batterica il medico può prescrivere la corretta terapia a base di antibiotico.
Diarrea cronica
Il trattamento della diarrea cronica è molto più complesso, poiché i fattori scatenanti possono essere diversi e altrettanto difficili da controllare. Ad esempio, nelle pancreatiti, lo stato di infiammazione persistente del pancreas deve essere trattato in modo adeguato, attraverso la corretta alimentazione e l'ausilio farmacologico, in un arco di tempo relativamente variabile. I trattamenti della diarrea secondaria, cioè della formazione di feci liquide che derivano da altre patologie, devono comunque assicurare la corretta idratazione dell'organismo.
Diarrea infantile
Il trattamento della diarrea infantile è valutato in base alla perdita di peso dell'infante e allo stato di salute generale. Sebbene non sia necessario l'intervento medico alla prima scarica di diarrea è opportuna la valutazione qualora il bambino inizi a manifestare episodi di secchezza delle labbra, intensa voglia di bere e stato generale di malessere. I bambini, infatti, hanno una limitata riserva corporea di acqua e sono maggiormente soggetti agli effetti della disidratazione.
Organi: Bocca, faringe, esofago, stomaco, intestino tenue (duodeno, digiuno, ileo), intestino crasso (colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, colon sigmoideo, retto), ano.
Patologie infiammatorie: Enterite, celiachia, morbo di Chron.
Intolleranze e allergie alimentari: Intolleranze alimentari (intolleranza al lattosio, intolleranza alla cioccolata), allergie alimentari.
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