Salute e benessere: Ketamina

Tavola dei contenuti: Biosintesi - Somministrazione - Dipendenza - Tossicità

La ketamina, raramente indicata come chetamina, è uno stupefacente utilizzato come stupefacente e come anestetico locale o chirurgico. Gli usi come anestetico sono, tuttavia, controversi per via degli effetti collaterali. Ha un buon impiego in ambito veterinario come anestetico totale. La ketamina è una droga facilmente reperibile, anche grazie al prezzo finale accessibile. Il target di utilizzo della sostanza è molto vario, giacché è consumata sia da soggetti giovani, anche in età adolescenziale, che adulti.

La ketamina, pur non inducendo una dipendenza fisica, genera una fortissima dipendenza psicologica e una conseguente assuefazione alla sostanza. Gli individui che utilizzano questa droga tendono ad associare la quotidianità esclusivamente allo stato di allucinazione/dissociazione che deriva dal consumo di ketamina.

È una droga totalmente sintetica, ottenuta dal 2-clorobenzonitrile. La prima sintesi di ketamina risale al 1962.

Ketamina
Struttura chimica della ketamina.

Biosintesi

La sintesi della ketamina avviene a partire dal 2-clorobenzonitrile in pochi passaggi che, tuttavia, sono di difficile realizzazione.

Biosintesi della ketamina
Fasi e passaggi nella biosintesi della ketamina.

  1. Il 2-clorobenzonitrile reagisce con un reattivo di Grignard e forma il clorofenil-ciclopentil-chetone;
  2. Il chetone viene brominato;
  3. La reazione con CH3NH2 (metilamina) porta alla fromazione di una immina;
  4. L'immina, infine, è sottoposta a intenso calore per la formazione della ketamina.

Somministrazione

La ketamina è una droga che può essere somministrata in tre differenti modi:

  1. Ingerita. Gli effetti iniziano dopo circa 20 minuti.
  2. Sniffata. Gli effetti iniziano dopo circa 5-10 minuti.
  3. Iniettata. Gli effetti iniziano dopo 3-5 minuti.

Dipendenza

La dipendenza da ketamina non è strettamente fisica ma coinvolge meccanismo più che altro psicologici. Nonostante la carenza di malessere "fisiologico", la ketamina induce una violenta e veloce sindrome da astinenza che si manifesta con la totale alienazione e con la ricerca, compulsiva, dello stato di alterazione. Come avviene per altre droghe pesanti, anche la ketamina può indurre, nel consumatore, la voglia di provare nuove esperienze anche con l'ausilio di nuove droghe, quali l'LSD o la cocaina

Tossicità

La ketamina agisce, in modo tossico, sulle cellule di rivestimento della vescica e, probabilmente, degli ureteri. I sintomi sono rappresentati dalla difficoltà di minzione, dal dolore associato a essa oppure dal mancato controllo della minzione.

Effetti sul sistema nervoso centrale

La ketamina, se usata in modo prolungato, danneggia il sistema nervoso centrale. I soggetti che assumono ketamina possono accusare stati dissociativi, percezione alterata, depressione, delirio e alterazioni della memoria anche dopo la fine dell'effetto della sostanza.

Ketamina e autolesionismo

I potenti effetti analgesici, dissociativi e sedativi della ketamina determinano un alzamento della soglia del dolore; il soggetto che assume ketamina non è capace di valutare correttamente né il rischio potenziale né il dolore associato ad una determinata azione. Inoltre, l'azione psicotica e allucinogena può condurre il soggetto a compiere azioni molto pericolose e potenzialmente letali. Non sono rari i casi di soggetti che, sotto l'effetto di ketamina, hanno condotto azioni di autolesionismo quali l'auto-amputazione di interi arti.

Infezioni

Al pari di altre droghe iniettabili, anche la ketamina espone il soggetto al potenziale pericolo di malattie trasmissibili mediante il sangue o i fluidi biologici. L'epatite, l'AIDS e altre generiche infezioni possono essere trasmesse mediante l'utilizzo di siringhe non sterili.

 

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