Colorazione tricromica di Mallory - istologia
La colorazione tricromica di Mallory è un tipo di colorazione molto utilizzato in istologia, per la differenziazione delle strutture endocellulari di un campione. Il protocollo di esecuzione è molto semplice e prevede il passaggio sequenziale del vetrino in delle miscele opportunamente preparate. È una tecnica ipercolorativa, nella quale il campione è colorato in eccesso e, attraverso il passaggio in soluzioni acquose, viene diluito.
Il primo passo consiste nel porre il vetrino nell'ematossilina, altrimenti conosciuta come emallume di Mayer, per una prima, intensa, colorazione. Successivamente, il vetrino è lavato in acqua corrente e acqua distillata per togliere l'eccesso di colorante. Segue un passaggio in fucsina acida, due passaggi in acqua corrente e acqua distillata e una immersione in orange G. È importante, prima della diafanizzazione in xilolo un passaggio in alcol a 95°.
Attraverso la colorazione di Mallory, il nucleo appare di colore viola, il citoplasma di colore arancione e il collagene di colore azzurro.
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Fissazione: Soluzione di Bouin.
Disidratazione: alcoli crescenti.
Taglio: microtomo, ultramicrotomo.
Colorazione: colorazione ematossilina-eosina (ematossilina, eosina), colorazione tricromica di Mallory.
Differenziazione dei carboidrati: reazione PAS e reazione alcian blue (mucopolisaccaridi), test di Tollens, test di Fehling, lectine e ABC vectastain.
Altre differenziazioni: Colorazione delle proteine, colorazione degli acidi nucleici, colorazione dei lipidi.
Osservazione: Microscopio ottico, microscopio a fluorescenza.