La diarrea del viaggiatore è un particolare tipo di diarrea definita tale poiché si manifesta nelle persone che intraprendono, specialmente per la prima volta, un viaggio località più o meno lontane. La maggior parte delle destinazioni che determinano l'insorgenza della diarrea è rappresentata dai paesi in via di sviluppo.
Prevenzione
La prevenzione, in generale, è operata sulla corretta igiene personale. Lavarsi accuratamente le mani ed osservare una corretta igiene personale rappresentano il primo passo di profilassi. Inoltre, è sembre bene valutare il cibo consumato e l'acqua bevuta. Nel primo caso, evitare di mangiare cibi poco cotti, poiché la carica microbica residua potrebbe essere elevata. Inoltre, il consumo di cibi molto piccanti può causare una irritazione della mucosa dell'intestino e favorire episodi di diarrea.
Cause
La diarrea è, normalmente, il sintomo di altri stati patologici, acuti o cronici. Nella diarrea del viaggiatore, la principale causa che porta al malessere intestinale è data dalle infezioni a carico dell'apparato digerente oppure da intossicazioni alimentari varie. Nel primo caso, l'infezione da virus o da batteri (normalmente enterobatteri) rappresenta la principale forma scatenante delle diarree da viaggio. La maggior parte delle diarree, sotto questa luce, possono essere classificate come malattie a trasmissione oro-fecale poiché il contagio avviene consumando acqua o cibi infetti (poco cotti, avariati o genericamente tossici).
Cura
Il trattamento di elezione per la diarrea da viaggio è rappresentato dall'utilizzo di antibiotici. In particolare, l'utilizzo degli antibiotici a largo spettro sembra fornire una migliore risposta ai trattamenti infiammatori. Normalmente, l'approccio antibiotico è limitato ai casi accertati di infezione batterica, poiché in alcuni casi il tipo di infezione è virale e - di conseguenza - impossibile da trattare con i farmaci antibiotici. Tuttavia, è generalmente impossibile far analizzare le feci, oppure eseguire esami di routine, durante il soggiorno estero e, per questo motivo, in via eccezionale è di utilizzo comune la somministrazione di antibiotici.
Per quanto riguarda i farmaci antidiarroici come, ad esempio, la lorepamide, l'utilizzo può essere controverso. Il farmaco agisce sulla motilità intestinale e rallenta il movimento delle feci, specialmente nel tratto terminale del colon. Subito dopo la somministrazione del farmaco, la mobilità intestinale diminuisce a aumenta la sensazione di dolore al basso ventre. La sensazione di fastidio, inoltre, può essere accentuata dalla maggiore permanenza del materiale fecale, potenzialmente infetto, all'interno dell'intestino. La diarrea, sotto questo punto di vista, è da valutare come un evento di espulsione naturale del materiale infetto.
Alimentazione
Sebbene in misura minore, anche l'alimentazione e la dieta giocano un ruolo fondamentale nel mantenimento delle condizioni fisiologiche dell'individuo. Durante la diarrea, difatti, è assolutamente sconsigliato consumare cibi che favoriscono la formazione di feci molli, ad esempio cibi con dolcificanti (xilitolo in particolare), oppure irritanti quali bevande gasate, dolci, caffè e in genere bevande con caffeina.
Idratazione
L’idratazione rappresenta il parametro fondamentale affinché l’individuo possa mantenersi in salute anche in caso di diarrea. Per questa ragione, è opportuno fornire al soggetto in fase di diarrea un sufficiente quantitativo di acqua e di nutrienti, rappresentati dalle quantità potenzialmente perse attraverso le scariche. Nei casi più lievi, ad esempio quando gli episodi di diarrea sono di modesta entità oppure sono iniziati da pochi giorni, l’introduzione di acqua e di sali minerali attraverso il canale orale è - nella maggior parte dei casi - sufficiente a reidratare il soggetto. Tuttavia, quando le scariche di diarrea sono più frequenti e più corpose, oppure quando gli episodi sono ormai protratti nel tempo, è opportuno operare un tipo di re-idratazione attraverso l’immissione parentale di liquidi.
La perdita di acqua, anche in soggetti sani, può determinare shock sistemici molto gravi. In alcuni casi, quando gli episodi di diarrea diventano incontrollabili, l’individuo può andare incontro a menomazioni permanenti (shock multi-organo), e in alcuni casi anche alla morte.
Organi: Bocca, faringe, esofago, stomaco, intestino tenue (duodeno, digiuno, ileo), intestino crasso (colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, colon sigmoideo, retto), ano.
Patologie infiammatorie: Enterite, celiachia, morbo di Chron.
Intolleranze e allergie alimentari: Intolleranze alimentari (intolleranza al lattosio, intolleranza alla cioccolata), allergie alimentari.
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