La colorazione dei lipidi serve a evidenziare, in un campione, la presenza di lipidi. Questa classe di molecole, oltre ad assumere un importantissimo ruolo biologico, è molto eterogenea e prevede differenti tecniche per la corretta analisi e visualizzazione. I lipidi, infatti, possono essere più o meno semplici, saturi, insaturi, legati tra loro. Un particolare tipo di lipide è il colesterolo che presenta la caratteristica struttura a quattro anelli fusi tra loro.
La colorazione dei lipidi ha una valenza conoscitiva, ad esempio per osservare la formazione e la morfologia dei lipidi nelle differenti fasi cellulari, ma possiede anche una buona importanza diagnostica. Ad esempio, attraverso il metodo di Marchi è possibile valutare la degenerazione del sistema nervoso a livello della guaina mielinica dei neuroni.
Fissazione
La fissazione avviene attraverso metodi fisici o chimici. I fissativi chimici maggiormente utilizzati sono quelli a base di glutaraldeide e formaldeide, mentre i fissativi fisici prevedono l'utilizzo del freeze drying. Le tecniche che prevedono l'utilizzo di fissativi a base di formaldeide, pur essendo universalmente utilizzati, possono portare all'alterazione dei lipidi; per questa ragione i passaggi in formalina sono - generalmente -compiuti con un tempo inferiore rispetto alle altre metodologie istochimiche.
Colorazione
La colorazione dei lipidi avviene grazie ai lisocromi, molecole cromofore che hanno una buona affinità per i lipidi. I lisocromi, in altre parole, sono liposolubili. I principali lisocromi fanno parte della "classe" dei coloranti sudan. Il sudan nero, ad esempio, è un colorante che colora di blu scuro i lipidi. Il sudan III, invece colora i lipidi con una tonalità arancione.
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