Fissazione - istologia
La fissazione è un procedimento attraverso il quale un tessuto è lavorato affinché possa essere conservato per un arco di tempo variabile. Attraverso la fissazione, infatti, si bloccano i processi di lisi e di autodistruzione delle cellule; per questo motivo la fissazione è un passo da compiere subito dopo il prelievo del campione, in tutti i procedimenti inerenti alle analisi istologiche.
In base al tipo di fissazione è possibile mantenere mantenere il tessuto per un arco di tempo sufficientemente grande per le successive operazioni. In questo modo, ad esempio, l'operatore può portare il campione in laboratorio senza il rischio che l'autolisi cellulare possa compromettere il tessuto.
Finalità della fissazione
La fissazione serve a bloccare i processi di autodigestione cellulare che intervengono immediatamente dopo la morte dell'individuo. Attraverso un complesso sistema di sensori, la cellula percepisce uno stato di sofferenza irreversibile, ad esempio quando i parametri relativi all'omeostasi sono fuori dal range vitale, e libera una serie di enzimi litici capaci di distruggere le strutture endocellulari, ad esempio l'involucro nucleare, i mitocondri e il DNA.
Un campione compromesso, ad esempio non fissato in tempo, presenterà una quadro cellulare inacettabile per quanto concerne l'analisi in laboratorio. Lo scopo della fissazione è quello di preservare le strutture cellulari nel loro stato morfologico più simile a quanto osservabile in vita.
Tecniche di fissazione
Esistono differenti tecniche di fissazione, che utilizzano sia metodi chimici che metodi fisici. I metodi fisici di fissazione prevedono la somministrazione di calore oppure il congelamento istantaneo del preparato, mentre quelli chimici sfruttano la capacità di alcuni agenti di penetrare all'interno della cellula e bloccare la lisi.
Fissativi chimici
La maggior parte dei fissativi chimici è presente in miscela. In questo modo, differenti molecole possono essere sfruttate per le loro differenti capacità di fissare determinate strutture, o interagire con la cellula in diversi modi. La soluzione di Bouin è un tipico esempio di fissativo formato da tre, differenti, molecole che agiscono in modo differente e sinergico nella fissazione istologica.
Coagulanti
I fissativi coagulanti rappresentano una classe di molecole capaci di attraversare la membrana cellulare; all'interno della cellula provocano la denaturazione delle proteine, con un effetto coagulante. L'etanolo e l'acido acetico rappresentano due molecole di elezione per la fissazione coagulativa.
Non coagulanti
I fissativi non coagulanti bloccano l'attività delle proteine senza causarne la precipitazione. La formaldeide è un fissativo non coagulante molto utilizzato poiché garantisce una buona risoluzione e non modifica la morfologia dell'ambiente intracellulare.
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Fissazione: Soluzione di Bouin.
Disidratazione: alcoli crescenti.
Taglio: microtomo, ultramicrotomo.
Colorazione: colorazione ematossilina-eosina (ematossilina, eosina), colorazione tricromica di Mallory.
Differenziazione dei carboidrati: reazione PAS e reazione alcian blue (mucopolisaccaridi), test di Tollens, test di Fehling, lectine e ABC vectastain.
Altre differenziazioni: Colorazione delle proteine, colorazione degli acidi nucleici, colorazione dei lipidi.
Osservazione: Microscopio ottico, microscopio a fluorescenza.
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