Peptide - biochimica

Scritto da Fabrizio Crisafulli.
Pubblicato il 07-04-2014 Revisionato il 08-04-2014
Fabrizio Crisafulli

Laureato in biologia, curo da oltre quindici anni siti di informazione scientifica.

Tavola dei contenuti: Classificazione dei peptidi - Estremità N e C dei polipeptidi

Un peptide è un insieme di aminoacidi legati attraverso un legame peptidico; l'unione di più aminoacidi, attraverso una o più condensazioni, forma una catena peptidica che, per convenzione, può misurare fino a 40-50 unità aminoacidiche..

La reazione chimica che porta alla formazione del peptide è di condensazione; nella condensazione tra il gruppo aminico e il gruppo carbossilico di due differenti aminoacidi è allontanata una molecola di acqua.

I peptidi e - in genere - le proteine sono sintetizzati, nella maggior parte dei casi, al livello del ribosoma, un organuno del citoplasma che decodifica l'mRNA e, in base alla sequenza del codice, arruola i vari aminoacidi. Questo processo prende il nome di sintesi proteica. Una, piccola, aliquota di peptidi è sintetizzata dal complesso NRPS, generalmente utilizzato per la sintesi di piccoli peptidi che operano come antibiotici.

Classificazione dei peptidi

I peptidi si classificano in base alla lunghezza della catena. Il peptide più semplice è chiamato dipeptide ed è formato da due aminoacidi, non necessariamente differenti, legati tra loro. Tre aminoacidi formano un tripeptide. In linea generale, le catene con un numero inferiore di 10 aminoacidi prendono il nome di peptidi, mentre quelle con un numero compreso tra 10 e 50 prendono il nome di oligopeptidi.

Peptidi e oliogopetidi
Tipo di peptide Esempi
Dipeptide Glicilglicina.
Tripeptide Glutatione.
Oligopeptide Insulina, netropsina.

Estremità N e C dei polipeptidi

Durante la sintesi proteica il primo aminoacido a essere inserito espone sempre l'estremità aminica e, per questa ragione, prende il nome di estremità N-terminale. Quando l'ultimo peptide è inserito, l'estremità libera è quella carbossilica e si riferisce a quel segmento come estremità C-terminale.

Dipeptide n terminale c terminale
Estremità N-terminale e C-terminale di un aminoacido.

La presenza delle estremità N- e C-terminale è una caratteristica importante degli aminoacidi poiché, in molti casi, ha un marcato ruolo fisiologico. Inoltre, in Letteratura, le estremità terminali sono utilizzate per definire, dal punto di vista della posizione, la localizzazione di un aminoacido o di qualsiasi altro atomo/molecole a livello della catena peptidica che può essere vicino a una estremità N- o C- terminale.

Aminoacidi non polari: Glicina, Alanina, Prolina, Valina, Leucina, Isoleucina, Metionina

Aminoacidi aromatici: Tirosina, Fenilalanina, Triptofano

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