Il corticosterone è un ormone steroideo a 21 atomi di carbonio. È sintetizzato dalle ghiandole surrenali in risposta ad alcuni eventi fisiologici e psicologici. In particolare, la velocità di sintesi dell'ormone aumenta nei periodi di stress o di malessere fisico. La regolazione della produzione avviene grazie a un complesso meccanismo a feedback coordinato dall'asse ipotalamo-ipofisario che coordina la secrezione surrenalica di corticosterone.
Struttura chimica
La struttura chimica del corticosterone ricalca quella degli ormoni steroidei. Presenta quattro anelli polisostituiti con una funzionalità alcolica in testa.
Struttura chimica del corticosterone
Biosintesi
La biosintesi dell'ormone inizia con il metabolismo del colesterolo che, a livello surrenalico, viene metabolizzato in pregnenolone. Da qui, tramite una reazione enzimatica, viene prodotto, l'11-deossicorticosterone che, infine è idrossilato in corticosterone.
Ruolo e funzioni biologiche
Al pari degli altri ormoni steroidei anche il corticosterone ha un recettore nucleare da dove, una volta legato, modula l'espressione di diversi geni. Tra questi, i principali geni associati all'azione dell'ormone sono quelli che regolano il metabolismo dei carboidrati, la risposta immunitaria e il bilanciamento elettrolitico. Il corticosterone ha dunque un effetto sistemico molto vasto e importante.
Ruolo e funzione metabolica del corticosterone.
Alterazioni e significato clinico
Le alterazioni della concentrazione dell'ormone assumono un significato clinico. Il grande spettro di azione della molecola determina l'insorgenza di sintomi e di alterazioni fisiologiche qualora la produzione fosse diversa dalla normalità. In particolare, bassi livelli di cortisolo portano alla malattia di Addison che si manifesta con affaticamento, astenia, ipoglicemia e ipotensione. Viceversa, la produzione eccessiva porta all'obesità, all'aumento del peso, all'iperglicemia e al diabete.
Utilizzo farmacologico
In linea generale, i percorsi metabolici e i meccanismi d'azione del corticosterone sono ben noti. La conoscenza della biochimica di quest'ormone ha portato allo sviluppo di farmaci in grado di modulare la sua produzione e il conseguente effetto sul metabolismo sistemico. Tra i farmaci più importanti si annotano gli inibitori della sintesi steroidea per il trattamento della sindrome di Cushing e farmaci che mimano l'azione del corticosterone per trattare l'insufficienza surrenalica.
Corticosterone e doping
Il corticosteroide è classificato come farmaco dopante poiché, a seguito della sua assunzione, altera la sensazione di dolore e fornisce un vantaggio all'atleta che lo assume. Per questa ragione, non è normalmente consentita l'assunzione agli atleti professionisti che trarrebbero un vantaggio sia in fase di gara sia in fase di allenamento.
Ormoni ipofisiari: Corticotropina, ormone della crescita (GH), Ormone follicolostimo,ante, Ormone luteinizzante, ormone melanotropo (MSH).
Ormoni ipotalamici: ADH, ossitocina.
Ormoni renali: Eritropoietina.
Ormoni surrenalici: Adrenalina, cortisolo, deidroepiandrosterone.
Ormoni sintetizzati dal tessuto adiposo: Leptine.
Ormoni del testicolo: Testosterone.
Ormoni ovarici: Estrogeno, progesterone.
Ormoni pancreatici: Insulina, glucagone.
Ormoni gastrici: Gastrina.
Ormoni paratiroidei: Ormone paratiroideo (PTH).
Ormoni tiroidei: Calcitonina.
Ormoni cutanei: Calcitriolo.
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