Ormone melanotropo - fisiologia
L'ormone melanotropo o melanocitostimolante o MSH è un ormone prodotto dall'ipofisi, nella sua porzione intermedia, che media differenti effetti fisiologici, tra i quali la pigmentazione cutanea, la modulazione dell'appetito e del desiderio sessuale. L'MSH, inoltre, ha un ruolo di antinfiammatorio. Esistono almeno tre varianti dell'MSH responsabili, rispettivamente, delle diverse funzioni appena elencate.
Biosintesi e regolazione
La biosintesi dell'ormone melanotropo avviene a seguito di un taglio proteolitico della pre-pro-opiomelanocortina, una molecola che è anche precursore della corticotropina. Per questa ragione, l'espressione di MSH è strettamente correlata alla fisiologia della regolazione della corticotropina, attraverso un meccanismo complesso a doppio feedback.
L'ipotalamo capta la concentrazione di cortisolo ematico e, secondo uno schema a feedback negativo, sintetizza e libera l'ormone di rilascio per la corticotropina (CRH) che, nell'adenoipofisi, stimola la biosintesi di pre-pro-opiomelanocortina; questo pre-pro-precursore è elaborato da proteasi specifiche (enzimi che tagliano un peptide a livello del legame peptidico), formando numerose molecole, tra cui l'ormone melanotropo.

A livello dei surreni, la concentrazione di corticotropina, modula, secondo uno schema a feedback positivo, il rilascio di alcuni corticosteroidi tra cui il cortisolo che rientra in circolo e modula negativamente la sintesi a livello del nucleo paraventricolare dell'ipotalamo.
Valutazione clinica
Un eccesso di MSH determina una iperpigmentazione della cute anche in zone dove la radiazione solare - di norma - non giunge, ad esempio nelle ascelle o negli spazi interdigitali. Questo stato può essere interpretato come un malfunzionamento del surrene che, producendo poco cortisolo, non modula negativamente l'ipotalamo che, a sua volta, sintetizza incessantemente l'MSH. La patologia è conosciuta con il termine melanodermia.