Le integrine sono una classe di proteine transmembrana che hanno un ruolo nella segnalazione cellulare poiché servono da strutture di comunicazione tra l'interno e l'esterno della cellula e servono, anche, per l'adesione cellulare.
Struttura delle integrine
L'esame cristallografico delle integrine ha permesso di stabilire che queste proteine sono formate da due subunità, genericamente definite alpha e beta. Esistono differenti subunità alpha e beta che, potenzialmente, possono unirsi per formare centinaia di integrine differenti. Al momento, tuttavia, sono state classificate poco più di venti integrine.
Le integrine possiedono due conformazioni: inattiva e attiva. Nel primo caso le due subunità sono strettamente a contatto e formano, nello spazio della matrice extracellulare un piccolo sito di curvatura. La conformazione attiva, invece, determina una distensione delle subunità nello spazio extracellulare della matrice.
Ruolo delle integrine
La prima osservazione che può essere condotta nei confronti delle integrine è che influenzano la "vitalità" della cellula. Quando una molecola, ad esempio il collagene, si lega a livello del dominio presente nella matrice extracellulare è possibile che la cellula recepisca questo legame mediante una informazione trasmessa dalle integrine, sfruttando una cascata, che generalmente termina con l'attivazione di una chinasi. In quest'ottica, le integrine possono essere coinvolte nei processi di percezione dello stato della cellula rispetto alle altre cellule; si è osservato, a tal proposito, che una cellula isolata, o messa in sospensione acquosa, tende a morire attivando il processo di apoptosi. Le cellule cancerose di un tumore, invece, pur perdendo il contatto, rimangono vitali per periodi più lunghi poiché "ignorano" i segnali trasmessi dalle integrine.
Adesioni focali
L'aggancio di altre cellule avviene in specifiche zone, definite adesioni focali dove le integrine sono molto presenti e mediano un continuo flusso di informazioni verso il citoplasma, ad esempio sullo stato di aggancio con il substrato. Le adesioni focali sono strutture molto dinamiche; questa caratteristica deriva dalla presenza di actina.
Emidesmosomi
Gli emidesmosomi sono strutture presenti a livello delle adesioni focali, formate da una struttura densa ancorata sul versante citoplasmatico della cellula, dalla quale emergono dei filamenti intermedi di cheratina rivolti verso il versante citosolico, e sensori di actina immersi nella membrana basale. Gli emidesmosomi prendono, per questa ragione, contatto con la matrice extracellulare.
Cellula e organuli: Membrana cellulare, citoplasma, glicocalice, citoscheletro (microtubuli, filamenti intermedi, filamenti di actina), mitocondrio, ribosoma, nucleo (cromosoma, telomero e centromero). Apparato del Golgi. Organizzazione cellulare.
Riproduzione cellulare: Ciclo cellulare, controllo del ciclo cellulare, fattore di crescita. Mitosi e meiosi. Gametogenesi: ovogenesi e spermatogenesi.
Motilità cellulare: Movimento intracellulare (chinesine e dineine).
Traffico vescicolare: Reticolo endoplasmatico, trasporto vescicolare, endocitosi, esocitosi, pinocitosi, fagocitosi.
Omeostasi cellulare: Apoptosi.
Interazione cellulare: Integrine, desmosomi, gap junctions, plasmodesmi.
Comunicazione cellulare: Canale, carrier.
Trasporti di membrana: Trasporto del glucosio.
Morte cellulare: Necrosi e apoptosi.
Forum di discussione: Forum di Biologia Cellulare.
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