Agrume - botanica

Gli agrumi rappresentano il vasto gruppo di piante che appartengono al genere Citrus. Gli agrumi hanno una importanza commerciale molto elevata poiché da essi, direttamente oppure indirettamente, si ricavano i cosiddetti prodotti agroalimentari.

La distribuzione degli agrumi è concentrata nelle fasce con clima temperato/tropicale. Per questa ragione, in Italia, la presenza di agrumeti è largamente apprezzabile nella macchia mediterranea.

Mandarino
Mandarino. Si intravede la buccia e l'albedo.

Caratteristiche

È possibile caratterizzare la morfologia di un agrume analizzandone la struttura che compone la pianta. Tutti gli agrumi, a maturità, presentano una folta ramificazione con altrettanto marcata presenza di foglie. In alcuni casi il ramo mostra delle spine più o meno marcate in termini di frequenza e lunghezza. I frutti sono perlopiù ovoidali, con una matrice più o meno rugosa. L'albedo separa l'interno del frutto in setti definiti spicchi. Il seme è presente all'interno del frutto, disposto in maniera più o meno distribuita all'interno degli spicchi.

Le caratteristiche appena illustrate, tuttavia, non tengono conto delle ibridazioni che, nel corso degli anni, hanno modificato le specie. Ad esempio, alcuni agrumi sono stati selezionati, artificialmente, per la scarsa oppure assente produzione dei semi.

Origine e distribuzione

Il genere Citrus proviene dall'oriente e, nel corso dei secoli, è stato esportato nelle zone con clima compatibile da dove, progressivamente, ha preso parte nella coltivazione locale. Attualmente, gli agrumi sono presenti nella fascia subtropicale.

In Italia, la maggior parte degli agrumi è coltivata in Sicilia e, in generale, nella parte sud del Paese. Alcune eccezioni, di nicchia, sono distribuite nel Nord Italia. Nella regione Trentina del Lago di Garda, ad esempio, esistono delle piccole isole di coltivazione a macchia simil-mediterranea che ospitano diversi alberi di agrumi.

Utilizzo alimentare

Gli agrumi sono utilizzati in ambito alimentare grazie alle loro caratteristiche molto versatili. L'agrume può essere consumato crudo in ogni sua parte, semplicemente allontanando la buccia. La buccia, tuttavia, è del tutto edibile. Dalla spremitura degli agrumi si ricava una bevanda molto ricercata che prende il nome dell'agrume stesso: spremuta d'arancia, spremuta di limone, spremuta di pompelmo, etc.

La scorza è utilizzata per le sue spiccate caratteristiche aromatiche. Ad esempio, l'abrasione della scorza di qualsiasi agrume può essere aggiunta agli impasti dolciari per conferire un particolare e caratteristico sapore.

Anche l'albedo, sebbene non sempre apprezzato, è commestibile.

Agrumi e scorbuto

Gli agrumi sono una buona fonte di vitamina C (acido ascorbico). Il consumo regolare di agrumi permette una sufficiente acquisizione della vitamina, che è direttamente coinvolta nelle reazioni di contrasto dello stress ossidativo. L'introduzione alimentare della vitamina C previene la comparsa di una particolare malattia: lo scorbuto.

Ibridi

Gli agrumi possono essere agevolmente ibridati, ad esempio attraverso il miglioramento genetico e la tecnica dell'incrocio mediante innesto.

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