Foglia - botanica

La foglia è un organo della pianta che si sviluppa fuori dal suolo (epigeo). Assolve numerosi ruoli importanti per la regolazione metabolica della pianta e per la produzione di molecole a carattere energetico utili per il sostentamento immediato dell'organismo e per l'accumulo di sostanze di riserva. Ad esempio, la fotosintesi clorofilliana e la traspirazione rappresentano due complessi eventi operati quasi esclusivamente all'interno della foglia attraverso i quali i vegetali producono molecole organiche a partire dall'anidride carbonica (CO2) producendo ossigeno molecolare (O2).

L'organo fogliare, inoltre, ha un ruolo predominante nel generare la pressione negativa che serve per lo spostamento dell'acqua dal suolo verso gli apici. Nella foglia si identifica il punto terminale del percorso di trasporto dell'acqua, che inizia dalle radici e prosegue lungo tutto l'organismo vegetale. La traspirazione fogliare permette di mantenere i vasi che trasportano acqua e soluti in uno stato di pressione negativa interna capace di trainare l'acqua contro la forza di gravità. Questo fenomeno è idealmente simile alla costante presenza di un vuoto che risucchia verso l'alto l'acqua.

L'evaporazione dell'acqua, che avviene in strutture chiamate stomi, permette inoltre l'assorbimento dell'anidride carbonica.

A differenza del fusto - nella maggior parte delle specie viventi - a livello della foglia l'accrescimento è di tipo definito che, quindi, non continua in modo perenne nel tempo. L'unica specie che presenta una foglia ad accrescimento indefinito o indeterminato è la Welwitschia mirabilis.

La disposizione delle foglie varia da specie a specie; normalmente le foglie sono presenti nei nodi ed è associata a una struttura di sostentamento chiamata peduncolo. La foglia sessile è la foglia attaccata al fusto senza peduncolo.

Esistono tanti tipi di foglia che differiscono sia in morfologia sia in funzionalità. Aspetto e funzionalità della foglia sono solitamente due elementi caratteristici delle specie. Tuttavia, la morfologia della foglia può anche essere influenzata da fattori esogeni quali umidità, temperatura ed esposizione alle radiazioni solari. Ad esempio, in una pianta sottoposta a stress idrico, la foglia più curvarsi verso il basso in un fenomeno definito epinastia oppure può racchiudersi per limitare la traspirazione.

All'interno delle foglie sono presenti numerose nervature all'interno delle quali le soluzioni acquose.

Struttura della foglia

Strutturalmente la foglia è composta da:

  • Epidermide;
  • Cuticola;
  • Mesofillo;
  • Nervature;

Il mesofillo è una struttura che è presenta in due differenti morfologie. Il tessuto a palizzata ed il tessuto spugnoso. Il primo è solitamente presente nella faccia superiore della foglia, quella cioè più esposta al sole, ed ha una concentrazione maggiore di cloroplasti rispetto al tessuto spugnoso che occupa la parte inferiore della foglia.

Il mesofillo è spesso interotto da alcuni spazi vuoti che prendono il nome di spazi intercellulari.

Le nervature sono associazioni di fasci floematici e fasci xilematici che servono a condurre acqua e sostanze nutritive da e verso la foglia.

<em>Pistacia vera</em> (pistacchio di bronte) fogliame
Foglia di Pistacia vera, si osservano le particolari nervature.

Opuntia - Foglie modificate
Foglie modificate o spine di Opuntia.

Arisarum vulgare - foglia
Foglia di Arisarum vulgare.

Annona cherimolia foglia
Foglia di Annona cherimolia.

Welwitschia mirabilis vaso
Foglie di Welwitschia mirabilis, una pianta particolare: le sue foglie sono ad accrescimento indefinito.

Hovenia dulcis - foglia
Foglia di Hovenia dulcis o albero dell'uvetta.

Le nervature si differenziano in piccole nervature, immerse totalmente nel mesofillo, e grandi nervature che risiedono generalmente nella faccia inferiore della foglia. Le nervature non sono quasi mai in diretto contatto con il mesofillo ma scambiano le sostanze grazie a un tessuto formato da cellule prive di cloroplasti formanti un tessuto chiamato guaina. La guaina può protrarsi in una estensione della guaina.

Origine della foglia

La foglia nasce dal primordio fogliare, una struttura che - a sua volta - origina dal fusto. L'origine del primordio fogliare è individuabile nel meristema apicale del germoglio, struttura che si trova solitamente all'opposto del meristema apicale della radice.

Per convenzione, le cellule Iniziali che generano la foglia, e che si trovano nel meristema apicale del germoglio, vengono chiamate cellule fondatrici della foglia. Le cellule fondatrici si muovono dagli strati L1-L2-L3 del meristema apicale del germoglio e sono numericamente inferiori al centinaio di individui.

L'epidermide, ha origine dallo strato L1 (tunica), il procambio dallo strato L2 (tunica) e il resto delle strutture, tra le quali figura il mesofillo, dallo strato L3 (corpus).

Classificazione della foglia

La classificazione delle foglie tiene conto della morfologia della lamina, dei margini e delle venature in essa presenti.

Venatura: monocotiledoni e dicotiledoni.

Le piante dicotiledoni possiedono venature reticolate che si intrecciano tra loro. Le monocotiledoni, invece, possiedono venature che scorrono parallelamente tra loro. La differenza tra le venature delle foglie è una tra le chiavi che permette di classificare il raggruppamento delle piante in modo molto veloce.

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