Guscio elettronico - chimica

Il guscio elettronico, in chimica, rappresenta lo strato più esterno al nucleo atomico. Nel guscio, gli elettroni, si dispongono in uno o più orbitali atomici. Il riferimento a un guscio deriva dal fatto che il nucleo, a causa della sua carica netta positiva, è a distanza più o meno elevata rispetto agli elettroni. Tra il guscio e il nucleo, in alte parole, si interpone uno spazio.

La presenza di un guscio elettronico fu ipotizzata da Rutherford che, nel suo modello atomico di Rutherford e grazie all'omonimo esperimento, permise di stabilire che l'atomo è formato da una serie di particelle cariche positivamente, che formavano il nucleo, e da un guscio esterno carico negativamente. Secondo Rutherford, queste particelle erano gli elettroni e orbitavano attorno al nucleo come i pianeti orbitano attorno al sole. Per questa ragione, l'atomo di Rutherford fu ribattezzato atomo a modello planetario.

Atomo, struttura
Schematizzazione di un atomo e ipotetica presenza di un guscio elettronico

Meccanica quantistica del guscio elettronico

Il modello planetario di Thomson mostrava degli evidenti limiti qualora si tentasse di associare il moto delle particelle alla teoria fisica classica, dunque alla meccanica classica. Gli elettroni, attratti dal nucleo, avrebbero dovuto progressivamente perdere energia ed emettere fotoni ma così non era. Le regole che governano le forze in gioco nel guscio elettrononico saranno, successivamente, illustrate dalla meccanica quantistica, attraverso la quale è possibile elaborare e verificare sperimentalmente le zone, chiamate orbitali atomici all'interno delle quali si forma una probabilità di trovare un elettrone.

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