Ipotesi di De Broglie - chimica

L'ipotesi di De Broglie rappresenta uno dei pilastri della moderna meccanica quantistica poiché, attraverso essa è possibile formulare alcuni modelli inerenti alle proprietà chimiche e fisiche dell'infinitamente piccolo, validate attraverso l'analisi sperimentale. Secondo questa ipotesi, qualsiasi corpo possiede le proprietà fisiche tipiche di un'onda; questa caratteristica è facilmente osservabile nelle particelle che occupano gli spazi microscopici.

Di fatto, l'ipotesi di De Broglie, ha aperto e affiancato la discussione sulla meccanica quantistica, che ha permesso di superare i limiti pratici della meccanica classica. In particolare, nel corso del XIX secolo iniziarono gli studi sull'infinitamente piccolo, concentrati sull'atomo e sulle sue caratteristiche. La scoperta dei costituenti fondamentali dell'atomo (protone, neutrone ed elettrone) non era compatibile con la teoria fisica classica; ad esempio gli elettroni non potevano compiere attorno al nucleo atomico un'orbità poiché avrebbero dovuto mostrare comportamenti molto diversi rispetto a quanto sperimentalmente verificato. Si rendeva, dunque, necessario elaborare un altro tipo di meccanica, capace di spiegare il comportamento atomico e sub-atomico.

La natura corpuscolare e d'onda

L'apporto dell'ipotesi di De Broglie, per la formazione della scuola quantistica, fu rivoluzionario: secondo la teoria del chimico Francese, le proprietà tipiche delle onde si manifestano anche nei corpi. Tanto più piccola è la particella tanto più marcato è l'effetto ondulatorio.

Equazione di De Broglie

L'equazione di De Broglie descrive la lunghezza d'onda, mettendo in rapporto inverso la costante di Plank, con la massa della particella moltiplicata per la velocità della stessa. L'equazione è la seguente:

λ = h / m • v

Dove:

λ = lunghezza d'onda di De Broglie

m = massa in chilogrammo

v = velocità in metri al secondi.

La lunghezza d'onda è tanto maggiore quanto minore è la massa (m) giacché quest'ultima si trova al denominatore. Per questa ragione, l'equazione di De Broglie fornisce risultati più significativi se aodperata con oggetti microscopici. In altre parole, un oggetto grande possiede una lunghezza d'onda infinitesimale, mentre la stessa lunghezza d'onda è più significiativa se calcolata con oggetti la cui massa è infinitesimale.

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