La molarità o concentrazione molare rappresenta il numero di moli di soluto presenti all'interno di un volume, espresso in litri di soluzione. Sebbene la molarità non sia una unità di misura, serve a quantificare, in termini analitici, la concentrazione di una soluzione e determinare il rapporto di un soluto rispetto all'intera soluzione. La molarità è espressa in termni di moli/litro, dunque è graficamente riportata come mol/L oppure mol·L-1.
Una soluzione si definisce n molare quando possiede, disciolte in un litro, n moli di soluto; ad esempio una soluzione 1M (uno molare) di acido cloridrico (HCl) indica un volume di un litro di acqua nella quale è disciolta una mole di acido cloridrico.
È molto importante ricordare che la molarità è espressa sul totale della soluzione e non del solvente.
Calcolo della molarità
La formula per il calcolo della molarità di una soluzione è molto semplice:
$$molarità\ (M)=\frac{n_{soluto}\ (mol)}{V_{solvente}\ (L)};$$
il numero di moli di soluto (nsoluto), a sua volta, si ottiene mediante la formula:
$$n=\frac{massa\ soluto\ (g)}{massa\ molare\ (g/mol)}$$
Esempio di calcolo della molarità
Per calcolare la molarità di una soluzione è necessario conoscere il volume della soluzione e le moli di soluto in essa presenti. A titolo di esempio, se una soluzione di 2.5L contiene 0.5moli di acido cloridrico, allora per calcolare la concentrazione molare dell'acido cloridrico è necessario operare come segue:
$$M\ =\ \frac{0.5mol}{2.5L}\ =\ 0.2mol\backslash L;$$
Errori nel calcolo della molarità
In alcuni casi, è possibile che il calcolo della molarità sia soggetto ad errori procedurali. La maggior parte di essi ricadono nella corretta valutazione del volume del solvente che può essere espresso in multipli oppure sottomultipli del litro. È, invece, raro che il volume della soluzione possa essere espresso in altre unità di misura, ad esempio in galloni.
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