Il
pregnenolone è un ormone steroideo, precursore di tutti gli
ormoni sessuali. È sintetizzato a partire dal
colesterolo attraverso una serie di reazioni catalizzate da un
enzima; il colesterolo è trasformato in pregnenolone grazie alla rimozione della propria catena laterale. Per quanto riguarda il luogo di sintesi, l'ormone è prodotto in differenti tipi di
cellule e
organi: nella ghiandola surrenale, nelle cellule cerebrali, nella retina, nel
fegato, nel
testicolo e nell'ovaio.
La reazione di trasformazione del colesterolo è importante, poiché è il primo passaggio per la biosintesi di tutti gli ormoni sessuali, sia per quanto riguarda gli androgeni, sia per gli estrogeni sia per i progestinici. È probabile che la mancata conversione colesterolo-pregnenolone abbia un ruolo chiave nei cosiddetti processi di invecchiamento.
Struttura del pregnenolone, è evidente la somiglianza molecolare con il colesterolo, che è il diretto precursore.
Ruolo e azione fisiologica
Il pregnenolone sembra essere direttamente coinvolto in numerosi processi; la sua azione sembra essere correlata all'aumento di alcune caratteristiche psicofisiche, specialmente durante le prime decadi di vita. È classificato come neurosteroide, poiché agisce direttamente e modula l'attività delle cellule cerebrali all'interno delle quali può essere direttamente sintetizzato, oppure prelevato dal sangue; il pregnenolone, infatti, è capace di oltrepassare la barriera emato-encefalica. Queste valutazioni devono essere accuratamente approfondite poiché, togliendo alcune valutazioni derivate da studi laterali, non è stato condotto nessun esperimento diretto sulla molecola.
Ruolo neurosteroide
Il pregnenolone aumenta il rilascio di acetilcolina agendo direttamente sulla sintesi e sulla liberazione del neurotrasmettitore. A livello del tessuto nervoso, sembra giocare un importante ruolo per la neurogenesi e, per questa ragione, sembra plausibile che gli altissimi livelli di pregnenolone che si apprezzano soltanto durante i primi anni di età siano direttamente correlati alla formazione di nuovi neuroni e alle relative connessione mediante sinapsi.
La capacità del pregnenolone di bloccare i recettori per il GABA, comportandosi come molecola che compete per il recettore, modula in positivo l'attività del neurone. L'assenza di stimolazione GABAergica, o il ridotto effetto del GABA, diminuisce l'effetto "sedativo" nei confronti del neurone che, di conseguenza, è più attivo e responsivo.
Una ultima, importante, correlazione del pregnenolone riguarda il suo ruolo protettivo nel contesto dei nervi e delle cellule del sistema nervoso. Questa osservazione deriva da uno studio che ha rilevato che i pazienti con disturbi autoimmuni possiedono bassismi livelli di pregnenolone(1).
Livello ematico e correlazione con l'età
Al pari di altri ormoni, il livello di pregnenolone che circola nel sangue, diminuisce con l'età, probabilmente poiché l'enzima deputato alla conversione del colesterolo in pregnenolone rallenta l'attività di biosintesi. Un livello basso di pregnenolone è correlabile ad alcune delle manifestazioni tipiche della terza età, tra le quali l'alterazione della memoria e del desiderio sessuale.
Variazioni fisiologiche
Il pregnenolone è prodotto in scarsa quantità sia per ragioni fisiologiche, legate all'invecchiamento, sia per cause o stati patologici. Ad esempio, l'ipotiroidismo è una condizione che porta all mancata, o limitata, sintesi di pregnelonone. Anche i trattamenti con corticosteroidi possono limitare la produzione di pregnenolone; è noto, ad esempio, che il cortisolo agisca in un sistema a feedback negativo nella biosintesi degli ormoni sessuali.
Uso terapico
Non esistono dati scientifici certi che riguardano i potenziali benefici del pregnenolone come integratore. L'aspetto più promettente è dovuto dal fatto che rappresenta un precursore importantissimo di tutti gli ormoni sessuali e, in genere, degli ormoni. Un maggiore quantitativo di ormone esogeno oltrepassa il limite della produzione endogena a partire dal colesterolo; tuttavia, visto l'ampio spettro d'azione, l'utilizzo del pregnenolone è da considerarsi poco sicuro nelle seguenti condizioni:
- Stato di gravidanza;
- Allattamento;
- Epilessia;
- Disturbi neurologici gravi;
- Trattamento con psicofarmaci, specialmente appartenenti alla classe delle benzodiazepine, poiché diminuisce il loro potere d'azione;
Somministrazione
La somministrazione deve essere seguita dietro consiglio del medico o dell'equivalente professionista abilitato. Normalmente, il pregnenolone è assunto in capsule la mattina. Ogni capsula contiene il principio attivo complessato con una stuttura lipofilica. Il percorso di assorbimento è classico per l'assorbimento dei grassi e prevede l'utilizzo della bile che lo traduce nel circolazione linfatica fino al fegato che è l'organo ponte per la circolazione sistemica.
Bibliografia
- Low blood and synovial fluid levels of sulpho-conjugated steroids in rheumatoid arthritis. Hedman M., Nilsson E., De la Torre B. Clin Exp Rheumatol. 1992 Jan-Feb;10(1):25-30.
Ormoni ipofisiari: Corticotropina, ormone della crescita (GH), Ormone follicolostimo,ante, Ormone luteinizzante, ormone melanotropo (MSH).
Ormoni ipotalamici: ADH, ossitocina.
Ormoni renali: Eritropoietina.
Ormoni surrenalici: Adrenalina, cortisolo, deidroepiandrosterone.
Ormoni sintetizzati dal tessuto adiposo: Leptine.
Ormoni del testicolo: Testosterone.
Ormoni ovarici: Estrogeno, progesterone.
Ormoni pancreatici: Insulina, glucagone.
Ormoni gastrici: Gastrina.
Ormoni paratiroidei: Ormone paratiroideo (PTH).
Ormoni tiroidei: Calcitonina.
Ormoni cutanei: Calcitriolo.
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