Metaboliti azotati - fisiologia vegetale

Scritto da Fabrizio Crisafulli.
Pubblicato il 18-06-2013 Revisionato il 23-06-2013
Fabrizio Crisafulli

Laureato in biologia, curo da oltre quindici anni siti di informazione scientifica.

Tavola dei contenuti: Classificazione delle molecole - Uso e importanza

I metaboliti azotati, nel contesto analitico della Fisiologia Vegetale, rappresentano una vasta classe di molecole che presentano, nella loro struttura, almeno un atomo di azoto. Per la loro natura non ubiquitaria sono definiti metaboliti secondari.

I metaboliti azotati sono sintetizzati, generalmente, per scopi difensivi o allelopatici. Il target d'azione dei metaboliti azotati è rappresentato dagli animali; nell'ottica di difesa da altri organismi, i composti azotati, si affiancano ai terpeni che, invece, sono attivi nei confronti di patogeni di natura batterica.

Classificazione delle molecole

La classificazione dei metaboliti azotati è molto complessa anche a causa dell'elevato numero di molecole isolate e, in alcuni casi, della loro incerta provenienza metabolica. In linea generale, è possibile classificare i composti azotati in alcuni gruppi:

  • Alcaloidi, che possiedono un atomo di azoto all'interno di una catena ciclica e derivano da un aminoacido;
  • Pseudoalcaloidi, che possiedono un atomo di azoto che non deriva direttamente da un aminoacido;
  • Glucosidi cianogenetici, molecole zuccherine che, una volta metabolizzate rilasciano acido cianidrico, un potente veleno;
  • Aminoacidi non proteinogenici, che presentano una struttura simile agli aminoacidi proteinogenici, mimandone la struttura ma stravolgendo la funzionalità della proteina;
  • Amine, che possiedono anche funzioni di natura plastica e strutturale;

Uso e importanza

Alcuni composti azotati sono diventati di utilizzo comune, basti pensare alla caffeina o ai derivati della morfina, rispettivamente contenuti nella famosa bevanda del caffé e nei preparati anestetici. Anche la nicotina è una molecola azotata e, assieme a tante altri composti, ha assunto un ruolo economico, "sociale" e anche medico.

Altre molecole, nel corso degli anni, hanno avuto un ruolo diametralmente opposto al concetto di "principio attivo", ad esempio tutti i derivati utilizzati come stupefacenti. In questa classificazione, ad esempio, trovano posto i derivati del Papaver somniferum, dal quale si estraggono i precursori dell'oppio, la cocaina estratta dalle foglie di coca (Erythroxylum coca), la marijuana estratta dalla pianta di Cannabis e molte altre molecole.

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