Le proprietà colligative sono delle proprietà di una soluzione che dipendono esclusivamente dal numero di particelle che la formano. Le proprietà colligative, in altre parole, sono determinate dalla quantità e non dalla qualità delle particelle, ad esempio ioni, atomi o molecole, che formano la soluzione.
Il pH, ad esempio non è una proprietà colligativa poiché la sua variazione dipende sia dalla quantità di soluto (una mole di acido cloridrico (HCl) determina una variazione di pH diversa da una millimole, se disciolta nella stessa quantità di acqua) ma anche dal tipo di particella (una mole di acido cloridrico determina una variazione del pH diversa da una mole di acido acetico (CH3COOH), sempre se disciolto in un medesimo quantitativo di acqua).
Qualsiasi particella che, in un sistema solvente-soluto, determina una variazione delle proprietà della soluzione opera poiché abbassa il livello del potenziale chimico della soluzione stessa.
Abbassamento della tensione di vapore
La diminuzione della pressione di vapore (o tensione di vapore) è una delle proprietà colligative ed è determinata dalla genesi di una diversa pressione di vapore, rispetto alla fase condensata o liquida, quando nella soluzione è inserita una particella. L'abbassamento della tensione di lavoro avviene poiché varia il rapporto tra soluti e solvente puro.
Variazione della pressione osmotica
La pressione osmotica è la pressione necessaria per contrastare il passaggio del solvente acquoso, in una soluzione contenente un soluto, attraverso una membrana semipermeabile che lascia passare il solvente ma non il soluto. La pressione osmotica, e la sua variazione, è dunque una proprietà colligativa.
Aumento del punto di ebollizione
L'aggiunta di un soluto non volatile, in una soluzione, aumenta il punto di ebollizione. Ad esempio, l'acqua pura ha un punto di ebollizione pari a 100°C, a pressione ambientale di 760mmHg. L'aggiunta di un soluto non volatile, quale il comune sale da cucina, aumenta la temperatura di ebollizione in quantità direttamente proporzionale alla quantità di soluto veicolata nel sistema.
Abbassamento del punto di congelamento
Il punto di congelamento di una soluzione diminuisce all'aumentare della concentrazione del soluto. In altre parole, il solvente puro ha un punto di congelamento superiore rispetto alla soluzione che possiede un solvente non volatile. Questa proprietà è utilizzata nelle soluzioni antigelo per motori che, abbassandone il punto di congelamento, permettono il funzionamento e - nello specifico - il fluire dei liquidi anche a rigide temperature.
L'atomo e la sua struttura: Nucleo (protone, neutrone) e guscio esterno (elettrone).
Proprietà dell'atomo: Numero atomico, numero di massa, peso atomico, raggio atomico.
Specie chimiche: Ossidi.
Meccanica quantistica dell'elettrone: Ipotesi di De Broglie, orbitale atomico, numero quantico principale, numero quantico secondario, spin, salto quantico.
Configurazione elettronica: ibridizzazione sp3, ibridizzazione sp2, ibridizzazione sp, struttura di Lewis.
Legame chimico: Legame debole, legame ionico, legame metallico. Regola dell'ottetto, legame covalente, legame covalente dativo, energia di legame.
Stato della materia: Solido, liquido, aeriforme (gas).
Chimica delle soluzioni: Soluzione (solvente e soluto), concentrazione (molarità , normalità , frazione molare). Idrolisi, prodotto ionico dell'acqua.
Equilibrio chimico: Legge di azione di massa, costante di equilibrio.
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