Trasduzione del segnale - fisiologia
In Fisiologia, per trasduzione del segnale, si intende il sistema di trasformazione di differenti tipi di energia, percepiti dal recettore sensoriale sotto differenti forme, in un potenziale di recettore.
Il recettore sensoriale capta differenti forme di perturbazioni, genericamente definite con il termine stimolo. Ad esempio, un termorecettore percepisce la temperatura, un chemorecettore è capace di valutare la presenza di specifiche molecole o un meccanorecettore capta le sollecitazioni di natura meccanica. Negli esempi precedenti, tre stimoli di natura differente, rispettivamente termici, chimici e meccanici, sono tradotti in un solo tipo di forma, che è il potenziale di recettore. La trasduzione è, in sintesi, la capacità del recettore sensoriale di modificare tanti stimoli differenti in un potenziale di recettore.

Intensità, ampiezza e frequenza di impulso
Il recettore sensoriale è capace di trasdurre l'intensità dello stimolo in un potenziale di recettore con maggiore o minore ampiezza. Per questa ragione, uno stimolo forte è trasdotto in maniera più amplia rispetto a uno stimolo debole. L'ampiezza del potenziale di recettore è la base per la genesi di una frequenza di potenziali d'azione. Tuttavia, la trasduzione pone un problema di natura tecnica: le fibre sensoriali possono trasportare informazioni, sotto forma di potenziali d'azione, a una frequenza teorica massima compresa tra 80 e 100Hz. Molti stimoli possono, potenzialmente, superare il limite di informazione di 100 impulsi per secondo, ad esempio un individuo è capace di riconoscere un oggetto di pochi grammi posato sul palmo della mano e, in modo distinto, un oggetto di alcuni chili, riuscendo a "valutare" il peso in questione.
Come avviene la trasduzione dei segnali? Il recettore sensoriale è capace di trasdurre il segnale utilizzando una scala logaritmica. In questo modo la relazione tra intensità dello stimolo e ampiezza del potenziale di recettore è di natura logaritmica.