Pressione arteriosa media - fisiologia
La pressione arteriosa media o PAM è il valore di pressione, espresso in millimetri di mercurio (mmHg) calcolata utilizzando come riferimenti la pressione sistolica e la pressione diastolica.
La pressione del sangue, a livello dell’aorta, varia in base al momento del ciclo cardiaco. Quando il ventricolo è in diastole, la pressione è minima perché non c’è forza propulsiva o, in altre parole, il muscolo non fa da motore per spostare il sangue. Nella fase sistolica, invece, la pressione è massima perché il tessuto muscolare, contraendosi, genera una forza idrostatica che spinge il sangue lungo l’aorta.
Durante la fase diastolica si registra un minimo di pressione. Questo avviene anche se, in teoria, il muscolo non è attivo per cui non pompa sangue a livello dell’arteria. Inoltre, anche la valvola aortica è chiusa. La presenza della pressione è da ricondurre alla struttura dell’aorta, che è molto elastica e, per questo motivo, può immagazzinare parte dell’energia idrostatica a ogni passaggio di sangue. Durante la fase sistolica l’aorta si espande e acquisisce energia cinetica che restituisce, mediante il rilassamento ed il ritorno alla normalità, nella fase diastolica. Una diretta conseguenza di questo sistema di “recupero dell’energia” è quello che il sangue, indifferentemente dalla fase sistolica o diastolica, ha sempre una spinta propulsiva per scorrere nell’aorta e nei distretti da questa serviti.
Dai due, fondamentali, parametri di pressione sistolica e pressione diastolica è possibile ricavare la pressione arteriosa media che, nonostante il nome, non rappresenta una vera e propria media aritmetica bensì una media ponderata.
La formula per calcolare la pressione arteriosa media è la seguente:
$$DPAM = \frac{PS + (2 \cdot DP)}{3}$$
Dove PAM indica la pressione arteriosa media, PD la pressione diastolica e PS la pressione sistolica.