Calore latente - chimica

Scritto da Fabrizio Crisafulli.
Pubblicato il 22-01-2017 Revisionato il 23-03-2017
Fabrizio Crisafulli

Laureato in biologia, curo da oltre quindici anni siti di informazione scientifica.

Il calore latente, abbreviato con Q, rappresenta la quantità di necessaria di calore, da somministrare alla materia, affinché possa avvenire un passaggio di stato. Ad esempio, nel processo che determina il passaggio da stato solido a stato liquido, il calore coinvolto è definito calore latente di fusione. Qualora la massa della materia sia espressa in termini di moli, la quantità di energia prende il nome di calore molare di fusione, calore molare di vaporizzazione o calore molare di sublimazione.

Nel sistema internazionale, l'unità di misura associata al calore latente è J/kg.

In un sistema qualsiasi, l'energia necessaria per una variazione di fase (Q) è determinata dalla seguente equazione:

Q = ±mL

  • m = Massa della materia;
  • L = Calore latente;

Passaggio di stato da liquido a aeriforme
Il calore latente di vaporizzazione rappresenta, in questo esempio, la quantità di energia da somministrare al liquido affinché possa passare dallo stato liquido a quello solido.

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