La classificazione delle piante rappresenta l'insieme delle tecniche e dei metodi attraverso i quali è possibile definire le caratteristiche di una specie vegetale. Esistono diversi criteri attraverso i quali è possibile classificare una specie vegetale; ciascun criterio permette di riunire una o più specie all'interno di categorie ben delineate. I criteri che i botanici utilizzano per la classificazione vegetale sono i seguenti:
- Criterio morfologico.
- Criterio ecologico.
- Criterio metabolico.
- Criterio riproduttivo.
- Criterio genetico.
Principali criteri di classificazione delle piante
L'utilizzo di più criteri permette di definire con qualità la classificazione che, altrimenti, sarebbe incerta o incompleta. Gli organismi vegetali possiedono più livelli di complessità. Utilizzare un criterio, ad esempio quello morfologico, di fatto limita l'attività di classificazione: una specie può mostrare una morfologia del tutto simile a quella mostrata da altre specie oppure può essere diversa in base allo stadio di sviluppo. Le conifere hanno caratteri morfologici molto simili tra i quali la presenza di un fusto prominente e lo sviluppo di foglie modificate chiamate aghi; all'interno del phylum delle conifere - se venisse utilizzato solo il criterio morfologico - sarebbe impossibile classificare i gruppi e le singole specie.
Criterio morfologico
I criteri morfologici utilizzati per la classificazione delle piante si basano perlopiù sull'osservazione dei caratteri esterni del vegetale. Le radice (botanica), il fusto e le foglie sono gli organi vegetali osservati e analizzati per la classificazione.
L'osservazione della morfologia delle piante, in alcuni casi, può trarre in inganno. La maggior parte delle specie vegetali mostra dei caratteri diversi in base all'età, al ciclo riproduttivo e perfino alla stagione. La definizione certa che porta all'altrettanto certa classificazione non può basarasi, nella moderna analisi botanica, soltanto sui criteri morfologici.
Criteri morfologici utilizzati per la classificazione delle piante
Criterio |
Descrizione |
Esempio |
Radice (botanica) |
A fittone o fascicolata. |
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Fusto |
Tipo di fusto, altezza e diametro. |
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Foglia |
Dimensione, forma, analisi dei bordi. |
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Criterio ecologico
I criteri ecologici mettono in relazione l'osservazione degli individui con la presenza in determinati ecosistemi o biomi. Alcune specie, definite di nicchia, ad esempio hanno necessità molto strette in termini di risorse (luce, nutrienti, suolo, esposizione al vento) e possono esistere soltanto in specifici ecosistemi o, nei casi più complessi, in specifiche nicchie ecologiche.
Astragalus siculus. È una pianta interessante dal punto di vista della classificazione ecologica. È presente in abbondanza nel bioma del monte Etna (Sicilia). Rappresenta una specie pioniera giacché è capace di colonizzare il terreno vergine. A siculus è capace di crescere sull'inospitale suolo formato da ciottoli e fine polvere lavica.
Criterio metabolico
Il metabolismo delle piante è molto diverso e coinvolge altrettanto diversi percorsi metabolici. Il regno vegetale fronteggià la necessità di adattamento ai biomi e allo stress (fisiologia vegetale) attraverso l'adozione di reazioni biochimiche peculiari. Ad esempio, il metabolismo CAM delle Crassulacae permette a molte specie di sopravvivere allo stress idrico tramite l'ottimizzazione dei processi metabolici.
Criterio riproduttivo
Il criterio riproduttivo osserva le strategie di riproduzione delle specie vegetali. La riproduzione delle piante avviene in modi molto diversi da specie a specie. Tutte le piante presentano una strategia con ciclo aplodiplonte nella quale l'individuo aploide (gametofito) è del tutto diverso dall'individuo diploide (sporofito). La diversità tra gametofito e sporofito non è soltanto morfologica poiché le due generazioni differiscono anche dal numero di cromosomi posseduti. Il gametofito aploide (n) possiede un numero dimezzato di cromosomi rispetto allo sporofito diploide (2n).
Fasi del ciclo aplo-diplonte delle piante.
Criterio genetico
Il criterio genetico esamina il genoma dei vegetali identificando geni caratterizzanti la specie. La classificazione tramite i sistemi di biologia molecolare/genetica entra in campo quando gli altri criteri non generano risultati soddisfacenti. Alcune piante sono simili sotto i profili morfologici, biochimici ed ecologico e rendono la loro classificazione inesatta.
Introduzione alla biologia vegetale: Caratteristiche delle piante. Cellula vegetale, tessuto vegetale, meristema, fasci conduttori (floema e xilema), epidermide.
Organi della pianta: Radice, fusto, foglia.
Riproduzione delle piante: Riproduzione asessuata delle piante, ciclo aplodiplonte. Fiore, infiorescenza. Seme e frutto.
Fotosintesi clorofilliana: (fase oscura della fotosintesi, fase luminosa della fotosintesi), ciclo di Calvin, ciclo C4.
Evoluzione delle piante.
Suolo
Botanica sistematica
Briofite:
Epatiche,
antocerote ,
muschi.
Crittogame vascolari (Felci o pteridofite):
Licofite,
psilofite ,
sfenofite.
Gimnosperme: Cicadofite,
ginkgofite,
conifere,
gnetofite
Angiosperme: Poaceae, solanaceae, Leguminaceae, asteraceae, papaveraceae, rosaceae, crucifere, ombrellifere, liliaceae. :
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