HAV - microbiologia

Scritto da Fabrizio Crisafulli.
Pubblicato il 06-12-2013 Revisionato il 22-09-2014
Fabrizio Crisafulli

Laureato in biologia, curo da oltre quindici anni siti di informazione scientifica.

Tavola dei contenuti: Morfologia - Genoma - Trasmissione e infezione - Diagnosi - Profilassi - Patologia: l'epatite A

HAV è l'acronimo di Hepatitis A Virus; è un virus che colpisce l'uomo. Il virus possiede una elevata affinità per le cellule epatiche e, per questo motivo, tende a danneggiare il fegato generando una infezione definita clinicamente con il nome di epatite umana di tipo A, più semplicemente epatite A.

Appartiene alla famiglia dei PicoRNAViridae.

Morfologia

Il virus non presenta il capside e, pertanto, è definito virus nudo. Possiede una simmetria è icosaedrica.

Genoma

Il genoma è di tipo ssRNA(+); possiede una singola catena di RNA con polarità di tipo positiva, questa caratteristica è comune a tutti i virus appartenenti alla famiglia dei PicoRNAViridae. Il genoma codifica per una pre-proteina che, a livello del citoplasma è processata dalle proteasi per la formazione delle proteine strutturali e enzimatiche.

I geni di HAV sono i seguenti:

  • VP. Diverse proteine che costituiscono il capside;
  • Pol. RNA polimerasi-RNA dipendente, utilizzata nel processo di replicazione e definita anche come replicasi;

Trasmissione e infezione

Il virus si trasmette per via orale ed attacca gli epiteli. Subito dopo si rileva nei linfonodi dai quali passa, per circolazione, al fegato che è l'organi di presenza caratteristico per HAV.

Trasmissione dell'Epatite A
Trasmissione del virus HAV.

Diagnosi

La diagnosi di HAV avviene sierologicamente alla ricerca di immunoglobuline di tipo M (IgM) specifiche. Si osserva un aumento delle transaminasi e dell'interferon dovuto al danneggiamento delle cellule epatiche.

Profilassi

La profilassi è essenzialmente di tipo preventivo e consiste nell'adottare un corretto comportamento alimentare. Cibi dalla dubbia provenienza, specialmente se infettati dal contatto con liquido biologico infettto, possono essere vettori del virus ed il loro consumo può determinare l'infezione da HAV.

Un'ottima igiene personale e comportamentale risulta essere la migliore profilassi per evitare l'infezione da HAV. Il virus è, infatti, molto resistente e contamina con facilità falde acquifere, fogne, laghi, terreno.

Condizioni di sopravvivenza di HAV
  Resistenza / Tolleranza Non resistenza, inattivazione
Temperatura  70°C 10 minuti,  -20°C per decenni. 86°C per 1 minuto, autoclave 20 min.
pH pH1, pH2 a temperatura ambiente  
Composti chimici Acido trifluoroacetico, composti polari come clorometano o cloroetano. Permanganato di potassio,  Cloro.
Azione fisica   Radiazioni ultraviolette

Patologia: l'epatite A

L'epatite virale di tipo A determina le tipiche sintomatologie dovute dall'infiammazione del fegato: ittero, inappetenza, febbre. L'epatite A non è quasi mai letale, a condizione che l'individuo non sia immunodepresso; in questa situazione, sempre in base al grado di immunodepressione, è possibile il decorso in epatite fulminante, un evento letale.

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