Immunoprofilassi - epidemiologia

L'immunoprofilassi è un tipo di profilassi mediata dai vaccini che ha il compito di preparare il sistema immunitario a un possibile attacco patogeno. Attraverso la somministrazione di una vaccino opportunamente preparato è possibile immunizzare un soggetto o, una intera fascia di popolazione, per prevenire l'insorgenza di una patologia.

L'immunoprofilassi è obbligatoria per alcune tipologie quali, a titolo di esempio, la poliomelite e la difterite mentre per altre patologie è facoltativa. In alcuni casi, ad esempio nei soggetti che hanno intenzione di recarsi in paesi esteri con forte incidenza di malattie infettive, l'immunoprofilassi è consigliata per evitare di contrarre la malattia a seguito di una esposizione con il patogeno.

Un altro tipo di approccio, mediante l'immunoprofilassi, è relativo all'immunizzazione stagionale ad esempio per il virus dell'influenza. In questo caso, dei soggetti immunodepressi, o comunque a rischio medio-alto di complicanze infra- e post-influenzali sono sottoposti stagionalmente a un siero contenente parti del virus inattivate.

Immunoprofilassi obbligatoria

In molte Nazioni, italia compresa, l'immunoprofilassi è obbligatoria per scopi sanitari; ad esempio rientrano nel cosiddetto programma di vaccino e della conseguente campagna richiamo del vaccino, le vaccinazioni preventive contro alcune malattie.

Rischi dell'immunoprofilassi

I rischi dell'immunoprofilassi sono molto bassi e, se confrontati ai benefici di una immunizzazione completa nei confronti di malattie potenzialmente letali, sono spesso trascurabili. Tuttavia, come qualsiasi altra procedura medica alcune complicazioni dirette possono manifestarsi; la maggior parte dei disagi provocati dai vaccini sono del tutto transitori.

Tra gli effetti collaterali più comuni dell'immunoprofilassi si possono considerare:

  • Febbre;
  • Bruciore localizzato nella zona di iniezione;
  • Spossatezza

In alcuni casi, più gravi ma limitatamente rari, l'immunoprofilassi può portare allo shock anafilattico, quando il principio attivo del vaccino stesso, oppure un eccipiente scatena una reazione immunitaria.

Sicurezza dell'immunoprofilassi

L'immunoprofilassi è considerata una pratica sicura, anche alla luce dei rischi precedentemente illustrati. Le tecniche di produzione dei vaccini, e la distribuzione degli stessi nei canali appropriati, rende l'intero metodo molto sicuro. In passato, con la produzione di vaccini molto rudimentale, era possibile la contaminazione del siero con patogeni non del tutto inattivato, oppure capaci ancora di arrecare danno all'organismo ospite.

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