L’infezione descrive un evento di natura patologica nel quale l’organismo risponde ad uno stimolo, esterno oppure interno, mediante l’attivazione del sistema immunitario. In linea generale, una infezione si definisce tale quando un patogeno riesce a superare le barriere del sistema immunitario (definite globalmente con immunità innata o aspecifica) ed è successivamente riconosciuto dalle cellule del sistema immunitario, sia dopo aver compiuto l’attacco verso uno o più tipi di cellula, sia prima di questo evento.
Le infezioni, per questa ragione, possono avere diversa natura. L’agente eziologico dell’infezione può essere un batterio, un virus oppure un parassita.
Classificazione delle infezioni
Non esiste un metodo standard per classificare le infezioni in un singolo ramo; nell’esperienza comune, è possibile individuare alcuni sistemi attraverso i quali è possibile ordinare le infezioni in modo clinico ed accurato.
Le chiavi di classificazione possono essere le seguenti:
- Eziogenesi dell’infezione. Classifica l’infezione in base alla sua natura e al suo agente eziologico; ad esempio le infezioni batteriche derivano dall’azione di uno o più batteri, le infezioni virali dall’attività di uno o più virus e via dicendo. Inoltre, la classificazione determina se una infezione è endogena o esogena. Nel primo caso, uno o più tipi cellulari (solitamente batteri) hanno attraversato uno sviluppo e una riproduzione tale da compromettere l'equilibrio tra l'organismo ospite e la popolazione batterica oppure la popolazione stessa è migrata da un distretto - ad esempio un organo - verso un altro. Nel secondo caso, l'infezione è esogena se proviene dall'esterno.
- Bersaglio. Identifica e classifica l’infezione in base al tessuto, all’organo o al sistema coinvolto. Le infezioni delle vie urinarie, ad esempio coinvolgono gli organi e i tessuti che fanno parte delle vie urinarie.
- Tipo di contagio. Le infezioni possono trasmettersi da individuo ad individuo attraverso delle vie diverse. Ad esempio, in quest’ottica, si classificano infezioni a trasmissione sessuale, quando l’agente eziologico è trasmesso attraverso il rapporto sessuale, infezioni a trasmissione oro-fecale quando i patogeni sono veicolati verso gli ospiti attraverso le feci e la contaminazione relativa di acqua o di alimenti.
- Tipo di infezione. L’infezione si definisce primaria quando il sistema immunitario non è ancora stato esposto al patogeno, secondaria quando è già stato esposto, opportunistica quando il sistema immunitario - in condizioni normali - potrebbe contenere l’infezione ma, spesso a causa di altre patologie, non riesce ad opporre neppure una blanda resistenza al patogeno, sovrainfezione quando il sistema immunitario è impegnato a fronteggiare un’altra infezione e, un secondo attacco da un altro patogeno, può risultare difficile da debellare.
In aggiunta alla classificazione appena proposta, è possibile modulare altri insiemi che aggregano le infezioni rispetto a una o più variabili.
- Infezione stagionale. Le infezioni stagionali rappresentano tutti i tipi di infezione che si ripresentano con cadenza, solitamente annuale, e che colpiscono una grande percentuale della popolazione.
- Infezione ospedaliera. Le infezioni ospedaliere sono contratte, solitamente dai pazienti, durante il passaggio per degenza o anche per semplice visita, negli ambienti ospedalieri. L'incidenza di alcune malattie, tra le quali il morbillo o le infezioni batteriche, aumenta tra i pazienti poiché sono spesso debilitati oppure perché, a causa degli interventi chirurgici offrono maggiori possibilità di attacco dei patogeni.
Trasmissione delle infezioni
La trasmissione di una infezione determina l'appartenenza della malattia collegata al gruppo delle malattie infettive. In linea generale, una malattia infettiva si dice a trasmissione orizzontale quando può essere trasmessa da individui simili tra loro, ad esempio appartenenti alla stessa specie, che condividono risorse o spazi per tempi più o meno variabili. Ad esempio, l'epatite C è una malattia infettiva che avviene tramite contagio diretto tra uomo ed uomo. La trasmissione verticale, invece, avviene quando la madre passa la malattia al figlio durante la gestazione, dunque oltrepassando la placenta e la relativa barriera placentare oppure nell'immediatezza del parto oppure attraverso il latte materno durante l'allattamento.
Trasmissione orizzontale e verticale delle infezioni.
Normalmente, la trasmissione infettiva è considerata quella capace di passare da uomo ad uomo; in realtà, il passaggio infettivo nel genere umano è soltanto un tipo di trasmissione e rappresenta la trasmissione infettiva interumana o, semplicemente, trasmissione interumana. Gli animali, e perfino i procarioti possiedono un nutrito set di patogeni che possono causare una malattia di tipo infettivo e, in alcuni casi, è possibile il cosiddetto salto di specie. Ad esempio, l'influenza aviaria, o febbre avicola, è un tipo di malattia infettiva capace di creare vaste epidemie soltanto negli uccelli, negli uomini e nei maiali; in alcuni casi, tuttavia, è possibile il passaggio interspecie e la possibilità di cross infezione tra le varianti virali che colpiscono l'uomo e i rimanenti animali. Questa opportunità ha suscitato alcune preoccupazioni nella comunità scientifica e, in passato, ha causato diverse decine di morti.
Le malattie genetiche, pur seguendo un "pattern" di trasmissione da genitore a figlio non sono per ovvie ragioni classificate come malattie infettive poiché mancano dell'agente eziologico.
Difese
Il sistema immunitario ha il compito di prevenire l'insorgenza delle infezioni e, qualora le stessi siano ormai in atto, di impedirne l'avanzamento. Il sistema immunitario più completo è presente nei vertebrati superiori ed è formato da un insieme eterogeneo, ma che opera in sincronia, formato da cellule del sistema immunitario e tessuti specifici. È possibile classificare il sistema immunitario in base al tipo di azione operata nei confronti dei patogeni.
Difese immunitarie
Tipo |
Tessuti o organi coinvolti |
Cellule coinvolte |
Ruolo |
Aspecifica |
mucose, cute |
Macrofagi, linfociti NK |
Distinguono in modo rapido, ma senza specificità, i potenziali patogeni (non-self) dalle cellule proprie dell'organismo (self) |
Specifica |
Timo, milza e midollo osseo (organi di maturazione dei linfociti) |
Linfociti B, |Linfociti T |
Hanno una specificità assoluta per l'antigene, dunque una cellula riconosce un solo antigene solitamente legato a un solo patogeno, ma presentano un tempo di reazione molto lento |
Malattie infettive per l'uomo
Esistono diverse migliaia di agenti eziologici capaci di condurre ad una infezione umana; la maggior parte delle infezioni ha come agente un batterio o un virus. Le malattie infettive possono essere un problema sia sociale, che economico, poiché debilitano in modo relativamente veloce importanti fette della popolazione.
Principali malattie infettive umane
Malattia |
Agente eziologico |
Sintomi |
Cura |
Influenza stagionale |
Virus appartenente alla famiglia degli Orthomyxoviridae |
Aumento della temperatura corporea, torpore, malessere generale |
analgesici (Ibuprofene, acido acetilsalicilico, paracetamolo) |
HPV |
Virus dell'HPV |
Lesioni cancerose alla cervice, al collo dell'utero, alla gola e al pene |
Cura di tipo chirurgico |
AIDS |
Virus dell'HIV |
Immunodeficienza, Sovrainfezione (polmonite, bronchite) |
Farmaci anti-retrovirali, Antibiotici |
Candida, Mughetto |
Candida albicans |
Intensa produzione di muco e secreto vaginale |
Antibiotico specifico per infezioni funginee |
Controllo delle infezioni
Il monitoraggio e il controllo delle infezioni rappresentano due eventi di fondamentale importanza per quanto concerne il contenimento della circolazione degli agenti patogeni e, allo stesso tempo, la mitigazione dei bilanci negativi che le infezioni comportano. In prima analisi, il tipo di controllo principale si risolve forrendo la corretta profilassi che include anche la formazione specifica sia agli operatori del settore ospedaliero sia alla maggior parte di popolazione. Comprendere il meccanismo di infezione, e le regole di base per prevenire la trasmissione del patogeno è il miglior sistema per controllare, mediante la profilassi, il passaggio orizzontale dei patogeni.
Immunoprofilassi
Attraverso la somministrazione di un vaccino specifico si mette in atto la terapia di immunoprofilassi che impedisce, attraverso la somministrazione di un antigene specifico riconducibile al patogeno, l'attivazione del sistema immunitario e la risposta immunitaria umorale che prevede il mantenimento di linfociti B "della memoria", capaci di prevenire ulteriori infezioni.
Meccanismo d'azione dei vaccini: un antigene (o più antigeni) innocui sono inoculati nell'organismo del paziente che sviluppa una risposta immunitaria specifica.
Terapia
La corretta formulazione di una terapia o, per una migliore specificità, di un piano terapeutico ha come prima analisi la valutazione dell'origine dell'infezione. In base all'origine e all'agente eziologico. A titolo di esempio, una infezione di natura virale va trattata in modo diverso rispetto a una infezione di natura batterica poiché gli agenti eziologici che generano l'infezione sono molto diversi. Anche a livello dello stesso regno, ad esempio una infezione causata da un batterio rispetto ad un'altra causata da un diverso batterio, è possibile valutare un piano terapeutico diverso poiché la sensibilità al farmaco può essere differente. La terapia antibiotica, anche utilizzando gli antibiotici a largo spettro, può essere efficace su un numero ristretto di batteri e, di certo, non è affatto efficace su tutti i virus e la maggior parte degli altri agenti eziologici.
La maggior parte delle infezioni hanno carattere transitorio e, spesso, non sono sintomatiche. Si definiscono, in quest'ultimo caso, infezioni asintomatiche o infezioni silenti. L'herpes, causato da un virus, è un esempio di infezione silente che rimane tale per molti mesi, fino a quando il sistema immunitario - per qualche ragione - è indebolito e sfocia nella tipica manifestazione eruttiva a carico della cute.
Riepilogo
Cos'è una infezione? È un evento causato da una proliferazione di potenziali patogeni (infezione endogena) oppure dall'introduzione di patogeni esterni (infiammazione esogena) che si riproducono e possono portare a un attacco dei tessuti dell'organismo.
Infiammazione e infezione sono la stessa cosa? No. L'infiammazione è un evento che può derivare da una infezione, ma può anche essere del tutto indipendente.
Quali sono le differenze tra infiammazione e infezione in termini di trattamento? Le infiammazioni sono trattate con farmaci specifici (ad esempio analgesici) mentre le infezioni hanno bisogno di altri principi attivi.
Come curare le infezioni? Le infezioni possono essere curate attraverso l'utilizzo di farmaci specifici. Ad esempio, gli antibiotici non hanno alcun effetto per l'infezione da febbre stagionale.
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